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I.A.S.T.E.

Mission

L’Istituto Alti Studi sul terrorismo e l’eversione (I.A.S.T.E.), sito in Acqui Terme, si propone di assicurare una vasta ed ordinata documentazione sulla storia dei fenomeni eversivi dall’Unità d’Italia ad oggi, nei suoi aspetti storici, sociali, politici, economici e culturali.
1. PREMESSA
Lo stato italiano, fin dalla sua nascita nel 1861 ha vissuto in periodi diversi e con modalità che differiscono attacchi indirizzati al suo cuore istituzionale, dapprima monarchico e successivamente repubblicano al fine di sovvertire l’ordine costituito. Questi attacchi non provenivano da potenze straniere o nell’ambito della "normale" dialettica (anche con il ricorso ai conflitti) tra Stati diversi, ma provenivano direttamente dall’interno, da organizzazioni ed associazioni paramilitari, normalmente ideologicamente orientate e quindi trattate non quale problematica di difesa della patria ma come repressione di criminalità e gestione di ordine e sicurezza pubblica.
Si possono ricordare, quali esempi, i seguenti:
1. “Brigantaggio meridionale” (solo nella sua versione legittimista e non nella sua parte meramente criminale)
2. Anarchismo italiano a cavallo tra XIX e XX secolo
3. Indipendentismo altoatesino (1945 -1970)
4. Indipendentismo siciliano (1943 -1948)
5. Eversione di sinistra e destra (cd. Anni di piombo e rigurgiti anni 2000)
A questi periodi e fenomeni inseriti in questo elenco, che si presume non esaustivo, si aggiungono poi anche i vari fenomeni eversivi esteri ed internazionali ma solo ed esclusivamente nei loro punti di tangenza con l’Italia.
In Italia un’istituzione che si occupi di approfondire tali studi, lungo l’intero arco cronologico dall’unità ad oggi e che, soprattutto, si presenti tanto indipendente (sia politicamente che ideologicamente) quanto autorevole, non esiste.
L’Istituto Alti studi sul terrorismo e l’eversione (con sede in Acqui Terme) vorrebbe proprio colmare questa lacuna.
Perché Acqui Terme? La cittadina termale in provincia di Alessandria è probabilmente l’unica realtà italiana (eccettuate ovviamente le grandi città) che può dire di avere vissuto direttamente, o da molto vicino, eventi legati all’eversione italiana.
Il pensiero va al rapimento di Vallarino Gancia ad opera delle Brigate Rosse ed alla sua conclusione in quel di Arzello di Melazzo (AL) il 5 giugno 1975 con la morte di un carabiniere e il ferimento di altri due, nonché con l’uccisione della terrorista Margherita Cagol. Si potrebbe anche aggiungere che la città di Acqui Terme è strettamente legata, ad esempio, alla figura di Giuseppe Saracco, Presidente del Consiglio dei Ministri nel momento in cui l’anarchismo italiano colpì in modo più appariscente con l’assassinio di re Umberto I a Monza.
2. LE FINALITA’
Le finalità dello IASTE sono quelle di ricercare, raccogliere, conservare e mettere a disposizione degli studiosi ogni genere di documentazione riguardante i temi sopra indicati e diffonderla, specialmente tra le giovani generazioni; pubblicare notizie, studi e informazioni sullo stato delle ricerche e delle nuove acquisizioni della biblioteca interna; promuovere conferenze, corsi di aggiornamento e la realizzazione di materiali per la didattica della storia nelle scuole; organizzare convegni, mostre, incontri ed ogni altra attività in collaborazione con Istituzioni pubbliche e private; diffondere la conoscenza dei problemi attuali relativi all’eversione e concorrere a qualunque iniziativa per il loro studio.
Tutte queste attività saranno svolte cercando la cooperazione e il coinvolgimento dei soggetti e degli enti presenti in primis sul territorio ma anche con collaborazioni a livello nazionale e, si spera, internazionale tra cui, prioritariamente, associazioni ed istituzioni di riconosciuta autorevolezza culturale nonché il mondo dell’Università.
Per la realizzazione dei suoi obiettivi, l’Istituto lavorerà su molteplici piani:
1. Ricerca e conservazione di fonti documentarie prodotte da soggetti pubblici e privati. Saranno quindi istituiti un archivio documentale (possibilmente sempre digitalizzato) nonché una biblioteca alla quale si affiancherà un’emeroteca ed una fototeca. L’Archivio documentale, oltre a contenere documentazione proveniente da altri archivi pubblici o privati, raccoglierà la documentazione prodotta dall’Istituto stesso, anche mediante il ricorso estensivo alle tecniche e modalità della storia orale.
2. Ricerca storica e conseguente produzione editoriale, a carattere monografico e periodico con l’ambizione di porsi quale punto di riferimento della materia. Per gli argomenti più indietro nel tempo, peraltro, ove le condizioni lo permetteranno, si procederà a ristampe anastatiche di pubblicazioni antiche. A tal fine occorrerà, soprattutto per eventuali pubblicazioni periodiche, ricercare la collaborazione di case editrici che, a qualunque titolo, lascino autonoma e libera la linea editoriale delle pubblicazioni senza alcun condizionamento.
La ricerca potrà essere sviluppata direttamente, mediante finanziamento di ricerche commissionate dall’Istituto, o indirettamente mediante borse di studio, premi per tesi di laurea e di dottorato aventi per oggetto il tema dell’eversione.
3. Diffondere, specialmente alle giovani generazioni, i risultati degli studi e delle ricerche al fine di preservare i valori fondanti sia dello Stato unitario che della Repubblica Italiana. A tal fine saranno costanti i rapporti con le scuole della provincia alle quali verranno offerti percorsi culturali sulle date del calendario civile, dal 25 aprile al 9 maggio dal 2 giugno al 4 novembre, eventualmente arricchiti con l’allestimento di mostre. Tale diffusione alle giovani generazioni avverrà sia mediante la formazione (riconosciuta dal MIUR e/o dagli ordini professionali) nei confronti del personale docente o professionista. Verranno quindi organizzati, prioritariamente in Acqui Terme, convegni, seminari e conferenze. È prevista altresì la partecipazione dell’Istituto a iniziative a carattere nazionale e, ove le circostanze lo richiedano e le condizioni lo consentano, anche in ambito internazionale. Nell’organizzazione di tali eventi l’istituto cercherà, pur nell’ambito del rigore scientifico e dell’autorevolezza dei relatori, di favorire lo sviluppo e la diffusione di ricerche e studi di giovani ricercatori, laureandi e dottorandi.
4. L’Istituto inserirà nella propria attività istituzionale la realizzazione della Mostra Permanente vittime del terrorismo di cui curerà tutti gli aspetti culturali con particolare riferimento alla sua scientificità. Per tale iniziativa potrà avvalersi di anche di materiale messo a disposizione, attraverso un deposito temporaneo, da altre associazioni/privati.
Verranno poi organizzate, al fine di rendere sempre appetibile ed aggiornato lo sviluppo espositivo, mostre temporanee attinenti con l’argomento di studio mediante reperimento di materiale in comodato d’uso temporaneo da parte di enti, associazioni e privati.
Su richiesta di altri enti ed associazioni l’istituto, organizzerà mostre ed esposizioni temporanee in favore degli stessi.

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