Bibliomula Mérida

Bibliomulas Mérida:

uno spazio per la promozione alla lettura e scrittura sulle Ande

I bambini di “El Picadero”, una piccola comunità rurale ubicata a 3.200 metri nella Sierra Nevada sulle Ande del Venezuela, conoscono solo il mondo in cui vivono, dove il lavoro nei campi caratterizza le loro giornate e quelle delle loro famiglie, dove le gravidanze precoci (14 anni) e la diserzione scolare (10 anni) sono molto diffuse e lasciano molto poco spazio alla possibilità di istruirsi e di vivere un’infanzia sana e serena.

Sono Giada Ferraris, una volontaria del Servizio Civile Nazionale all’Estero con l’associazione CISV: mi trovo a Mérida (Venezuela) da quattro mesi e ho la fortuna di poter restare per altri cinque. In questo tempo ho avuto la possibilità di conoscere gli abitanti di questa comunità grazie al progetto “Bibliomula Mérida” che da sei anni si impegna a rinforzare la lettura e la scrittura dei bambini che vivono in comunità rurali di alta montagna e che da febbraio di quest’anno ha deciso di lavorare direttamente anche con questa piccola comunità isolata.

Il Progetto Bibliomula fa visita a questo paesino con la sua simpatica mula, Estrella, che porta i libri ai bambini, guidata dal Bibliomulero Henry e dal Promotore di Lettura Pedro che, insieme, animano e colorano i pomeriggi di questi bambini (4 - 12 anni) con attività ludiche, drammatizzazione di racconti, fiabe e miti, disegni, canti e piccole opere teatrali, col fine di rinforzare la capacità di lettura e scrittura di questi bambini e di irrobustire i loro valori attraverso una esperienza di convivenza, di spirito di comprensione, di tolleranza, di amicizia e di pace.

Date le problematiche che caratterizzano questa comunità, il Progetto Bibliomula non si rivolge solamente ai piú piccoli ma anche agli adulti, con la creazione di una “Scuola per Genitori”, uno spazio per lavorare sull’esercizio responsabile della maternità e paternità, al fine di contribuire a una ricostruzione più sana della società dal punto di vista degli aspetti umani e sociali.

Ad oggi però stiamo lavorando in condizioni critiche: la comunità, composta da circa venti numerose famiglie, è infattti sprovvista di un qualsiasi spazio di ritrovo: non dispone nè di un campetto da calcio o di un parco giochi, nè di una sede comunale e per questo tutte le attività si svolgono in un prato all’aperto - senza tavoli o sedie, senza un posto dove riporre libri e colori – oppure ospitati nella “piccola” (per i quasi venti bambini che partecipano alle attività) sala della casa della Signora Saida, che gentilmente ci ospita.

Il nostro obiettivo è quindi quello di costruire una piccola casa di circa 25 m² (con un piccolo bagno e una piccola cucina) dove non solo si svolgerebbero gli incontri settimanali della Bibliomula con i bambini e la Scuola per Genitori ma anche proiezioni di film, laboratori di manualità per gli adulti, attività di appoggio scolastico e la creazione di una piccola biblioteca: questo spazio sarà il cuore della Comunità dove finalmente tutti i suoi abitanti, grandi e piccini, potranno sentirsi uniti per crescere insieme.

Parte delle casa sarà inoltre costruita con materiali naturali e locali, verranno infatti utilizzati mattoni crudi (o adobe) costituiti da un impasto di argilla, sabbia e paglia essicata al sole, che produrranno gli stessi abitanti di “El Picadero” attraverso un corso di autocostruzione ecosostenibile.

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