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C.A.S.A.

Mission

CENTRO di volontariato ANSPI S. Annunziata

A.        ANALISI DEI BISOGNI

Il centro storico di Bari(Bari vecchia), è la zona antica e medioevale della città ed è l’ambiente sociologico dell’angiporto di un grande porto Mediterraneo con le sue grandi contraddizioni ed è abitato da circa sedicimila abitanti.

La struttura urbanistica ha permesso l’annidamento in case antiche o anche in sotterranei (c.d. sottani) di famiglie che vivono di espedienti, di sottoccupazione, di piccoli artifici e molte attività illegali e devianti(scippi, contrabbando, vendita di droga e usura).

La popolazione minorile, a rischio devianza, è di circa ottocento  bambini e ragazzi che coprono l’età dall’ottavo al diciassettesimo anno.

Questo segmento di popolazione è un vivaio per le organizzazioni criminali che qui possono  pescare manovalanza e riprodurre valori e modelli umani devianti e antisociali.

La famiglia è fondata sempre e solo sulla figura femminile che riesce con grossi stenti a sovvenire alle necessità fisiche e alimentari dei bambini, ma è incapace di creare valori e modelli sociali fondati sul rispetto della persona, nella sua identità e proprietà, e della sua ipotetica progettualità professionale.

La madre che riesce nella propria abitazione, da sola, a dare un minimo di regole di vita, è profondamente incapace e sguarnita di strumenti educativi per educare il bambino a vivere in modo positivo, civile, i rapporto relazionali del microcosmo sociale della ”polis”.

Pur essendoci quindi però nuclei familiari ancora sani nella loro visione di vita(lavoro, famiglia, etica relazionale) risultano minoritari e perdenti, schiacciati dalla prepotenza di una cultura mafiosa, arrogante e dominante.

Il progetto parte dalla constatazione che occorre oggi più che mai diffondere informazioni corrette

ed adeguate sul rischio di infrangere la legge adottando comportamenti devianti o criminali.

Il problema della criminalità e più in generale delle diverse forme di devianza giovanile è un

fenomeno tristemente radicato nella nostra città, per contrastare il quale non sono sufficienti la

buona volontà o il semplice sdegno, ma occorre soprattutto una profonda conoscenza della realtà ed

una adeguata capacità di adottare strumenti più efficaci.

B.        VALORE DELLA PREVENZIONE

Fare prevenzione significa soprattutto “risparmiare”, in termini sociali, ma anche economici, perché

il costo della “gestione” e del recupero di un soggetto deviante sono enormi (basti pensare ai

problemi di giustizia, di salute, con lo studio e il lavoro, etc.).

Quindi il benessere della comunità è legato anche ad un’impostazione di interventi preventivi che

possano migliorare le capacità dei giovani di esprimere loro stessi, innalzare il loro livello di

responsabilità personale, migliorare il senso di appartenenza al territorio, facilitare gli scambi

comunicativi tra soggetti e territorio stesso, tra soggetti ed istituzioni, in un’ottica di coinvolgimento

delle persone appartenenti alla comunità

C.        ANALISI SOCIALE DEGLI UTENTI

I bambini del rione del borgo antico vivono in un ambiente socio-antropologico profondamente degradato, in cui la violenza psicologica e verbale, il furto, la cultura dell’illegalità e lo stile criminogeno sono, purtroppo, i modelli dominanti del loro vissuto quotidiano.

Tanti di loro vorrebbero seguire percorsi di ed esperienze di vita dignitosi e civili per poter arrivare a costruire relazioni in cui poter crescere liberi dalle cattive influenze e da qualsivoglia dipendenza negativa(alcool e droga) e forti nella struttura psicologica e caratteriale, più capaci di saper gestire la propria propensione all’autodeterminazione.

L’ecosistema abitativo della città vecchia dal punto di vista sociale, non permette ai bambini e ai ragazzi di crescere sani ed è proprio per questo che l’equipe di educatori legati all’associazione  ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) guidati dalla figura esperta del parroco della Cattedrale di Bari, Don Francesco Lanzolla, si è attivata da tempo per organizzare un centro polifunzionale per minori presso il centro Anspi S. Annunziata situato in Largo Annunziata al fine di creare un luogo educativo permanente.

D.        DESCRIZIONE DEI SOGGETTI

Il centro socio-educativo ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) nasce dalla volontà dei suoi membri di dare continuità al percorso formativo e alle attività ludico-educative proposte dalle esperienze dell’Oratorio di Strada di Santa Chiara, cominciate anni fa nella città vecchia di Bari.

Obiettivo che intende perseguire, grazie ad una sede fissa e ubicata in un punto nevralgico della città vecchia,  è quello di porsi come centro nodale delle attività rivolte ai ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 17 anni e alle loro famiglie. Il fine ultimo è quello di creare un percorso che guidi i ragazzi dalla scuola all’inserimento in ambito professionale, al fine di contrastare sia il problema della devianza sia quello della disoccupazione giovanile, principali responsabili della bassa competitività economica e culturale della città di Bari e più nello specifico del Borgo Antico.

Attraverso le attività ludiche si cercherà di aiutare questi bambini e ragazzi alla socializzazione attraverso le leggi di una convivenza civile e capace di ricostruire e di sostenere la loro crescita di persone in grado di poter essere diversi dal sistema culturale dal quale provengono.

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