Insieme a Enzo per la ricerca-Rossella Solmi

maratona e gratuità

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Quest'anno avevo deciso di non correre la maratona di Roma. Avevo pensato di dare in donazione i 50,00 euro di quota di iscrizione (troppi per una maratona) e farmi 42km dietro casa. Capisco che la gratuità in sé è un enigma: non è compresa quindi è vista con diffidenza. Ancor peggio chi si proclama altruista. Infatti se guardiamo le nostre miserie umane siamo increduli dinanzi alla bontà dell'altro: il sospetto lievita. Certo, capisco. Ma proprio perché ci confrontiamo con gli altri scopriamo che non siamo soli, che siamo simili, che abbiamo molte cose in comune e c'è chi è nato più o meno fortunato di noi. Anche chi non vuole riconoscere di essere figlio di uno stesso Dio farà fatica ad ignorare l'altro. Succede anche nella corsa, vorresti aiutare chi è in difficoltà. Senti di dover fare qualcosa ma non sai esattamente cosa. Propongo di non sforzarci troppo per chiudere quella finestra aperta naturalmente verso l'altro. Preferisco sopportare la fatica dei 42 km ed emozionarmi al traguardo pensando che ce l'ho fatta e che anche "l'altro", quello che sento e riconosco, potrà vincere la "sua maratona". Noi abbiamo già vinto, aiutiamo anche loro: la vittoria può essere condivisa ;)

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