Sciolgo un voto per Calicanto-Rudi Vittori

Sciolgo un voto per Calicanto

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Nell’estate del 1974, avevo appena completato la quarta liceo. Gli studenti della VB che quell’anno si erano diplomati, erano finiti sulle cronache del giornale quotidiano locale perché avevano sciolto un voto. Prima dell’esame di matura, infatti, avevano fatto il voto che, se fossero stati promossi, sarebbero saliti a piedi a Monte Santo, un santuario che allora, pur essendo vicino a Gorizia, era in Jugoslavia.

Una volta appreso di essere stati promossi, effettivamente avevano intrapreso l’ascesa del monte, avevano sciolto il voto ed erano finiti sul giornale.

L’anno successivo, io e alcuni dei miei compagni di classe, la mitica VB, non volevamo essere da meno e, dopo un anno trascorso tra dibattiti politici, occupazioni della scuola, scontri dialettici tra varie fazioni e un sano fancazzismo tipico degli ultimi anni dell’adolescenza, non volemmo essere da meno, anzi rilanciammo. Mi ricordo che, tra una birra e l’altra al Falegname (tipico ritrovo degli studenti dell’epoca) facemmo voto che, se fossimo stati promossi, saremmo andati a nuoto all’Isola di Barbana, noto santuario mariano nella laguna di Grado.

Ovviamente, come molto spesso succede, non lo facemmo mai, impegnati com’eravamo a trovare la nostra strada nei percorsi spesso tortuosi che la vita ti presenta.

Nel settembre del 2020, però, quel voto l’ho sciolto. Approfittando della Let’s Go Barbanade, prima edizione di una gara di nuoto in acque libere, ho nuotato per 4 km da Barbana a Grado (e non viceversa), ma vi garantisco che, prima di iniziare a nuotare, sono entrato nel Santuario a chiedere sia la commutazione del percorso, sia la possibilità di estendere spiritualmente tale prestazione a tutti i compagni che allora, assieme a me, avevano espresso il voto.

Quest’anno, questo voto lo voglio sciogliere nuovamente, partecipando, all’età di 65 anni, alla terza edizione della gara. Il 4 giugno prossimo nuoterò nuovamente per circa 4 Km, dall’Isola di Barbana all’isola della Schiusa di Grado,  per raccogliere fondi per la Calicanto Onlus, una associazione che si occupa di sport integrato alla quale sono affettivamente molto legato per i grandi valori solidali che sa esprimere con continuità.

Per chi ancora non lo sapesse, spieghiamo cosa significa "sport integrato".

Lo spieghiamo con le parole della Prof.ssa Gianello, fondatrice e motore primo della Calicanto:

"Lo sport educativo integrato, facendo leva sui valori indiscussi di coinvolgimento e socializzazione che può fornire l’attività sportiva, è un modo di “fare sport” e praticare giochi sportivi nel quale i giovani così detti “normodotati” potessero interagire, giocare e divertirsi insieme ai loro coetanei meno fortunati, realizzando così un’integrazione che potesse poi proseguire anche fuori dalla palestra e dagli impianti sportivi.

Analizzando nel tempo i risultati ottenuti e gli ostacoli incontrati, è emerso che, in realtà, le difficoltà di integrazione non sono tanto da riferire ai giovani diversamente abili, quanto all’incapacità, spesso solo iniziale, dei giovani abili a relazionarsi con una realtà “diversa” dalla loro.

Ne deriva che, l’esperienza dello sport integrato, esalta la sua funzione sociale nel far crescere all’interno della società giovanile l’accettazione del “diverso da me” in tutte le sue molteplici manifestazioni attraverso un’esperienza di volontariato “sportivo – sociale” che diventa un valore assoluto nella vita di chi la pratica.

Questa attività, oltre a dare una possibilità a tutti di praticare dello sport, con i benefici fisiologici ed emotivi che ne derivano, consente, ai giovani che vi aderiscono, di evolvere positivamente sul piano sociale e morale con l’obiettivo di contribuire a formare adulti consapevoli e responsabili nei confronti delle fasce più deboli della società in cui vivono"

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