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Corriamo insieme, dona con OCCHI

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"Siamo nella storia le tessere di un domino: solo ci è dato di cadere, ed è un istante, ma come cadiamo, e su quanti trasmettiamo quell'impulso, ecco, quella per me è la vita ed il suo senso."

 

Questa è una delle mie frasi preferite, non è mia, mi piacerebbe tanto lo fosse perché rappresenta proprio il mio pensiero; a scriverla è stato Paolo un mio compagno di liceo. Paolo purtroppo non c’è più, troppa era la sua sensibilità in un mondo fatto di frasi urlate… e così, una mattina di ottobre del 2015, a 40 anni, ha deciso di andare avanti.

 

Io però sono una di quelle tessere…

Voglio dare un senso al nostro stare qui, dare un senso a quanto di bello e meno bello ci capita, perché sì, ci sono le favole e ci sono i drammi. Io lo so…

Ho sempre avuto uno spirito competitivo, volevo primeggiare a scuola al liceo, volevo fare presto all’università e diventare indipendente e non gravare sulla mia famiglia. Laurea in matematica con lode in 4 anni, lavoro a Milano nella finanza a 24 anni. E poi anni pieni di vita: mi sposo con Diego di 18 anni più grandi e arrivano presto Beatrice, Lavinia Leonardo.

Eravamo felici e consapevoli della nostra fortuna … non data per scontata, questo mai!

Ma a volte capita quello che non vorresti succedesse e ad ottobre del 2011 dopo una serie di esami, a Diego viene diagnosticata una leucemia mieloide acuta molto aggressiva. Dopo tre cicli di chemio arriva la notizia che volevamo sentire: c’è un donatore di midollo compatibile… possiamo davvero sperare di riprenderci la nostra vita. Un trapianto di midollo non è facile, la sua malattia è veramente aggressiva e purtroppo le nostre speranze finiscono il 1 novembre del 2012 …

Non scrivo queste cose per piangermi addosso, sono passati 10 anni, il tempo ti insegna a convivere con la nostalgia della persona cara che non c’è più. I nostri ragazzi sono quasi grandi. Scrivo questo perché ho la consapevolezza che sempre la vita è un dono meraviglioso e che a nostra volta abbiamo tanto da dare a chi ci è vicino. La mia famiglia 10 anni fa ha ricevuto il dono della speranza da parte di un donatore anonimo di Ancona, e penso che ora sia arrivato il momento di fare qualcosa creando un progetto di raccolta fondi che mi caratterizzi.

 

Sono sportiva, mi piace correre e un’amica, impegnata da molti anni in iniziative collegate alla Fondazione Banca degli OCCHI, mi ha parlato dei tanti progetti volti a finanziare le ricerche della Fondazione per il trapianto delle cornee. Fra questi il charity program legato alla Venice Marathon.

Il caso vuole, ma forse non è proprio un caso, che io sia la direttrice di una rivista free press distribuita nel vicentino, alto padovano e trevigiano che si chiama OCCHI magazine, una rivista fondata da mio marito Diego…

A questo punto gli ingredienti ci sono tutti: ho una rivista che si chiama OCCHI, amo correre, so cosa significa ricevere un dono così importante e ho una grande motivazione nel mio cuore. A Venezia il 23 ottobre correrò la mezza maratona per la Fondazione Banca degli OCCHI, al mio fianco ci saranno 3 amici runner: Elisa, Filippo e Simone e una delle dottoresse della Fondazione. Il nostro intento è quello di raccoglie donazioni per una borsa di studio per un ricercatore impegnato a studiare una nuova tecnica di trapianto chiamata “cheratoplastica additiva”… Noi ci mettiamo le gambe e il cuore, con te possiamo fare la differenza!

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