Non è mai troppo tardi -Antonella Brunello

Non è mai troppo tardi

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Ed eccomi qui... against all odds ho tagliato il traguardo... e che gioia nel superare la finish line!

Una fatica, che solo la condivisione ha reso possibile!

Un anno fa mai avrei pensato sarei stata qui a raccontarvi questa impresa. Già, un anno fa...

Un anno fa la differenza per tante persone, soprattutto per le persone a cui viene diagnosticato un cancro. E di anno in anno la ricerca raggiunge nuovi traguardi, e rende possibile.. un altro anno!

Allora, così come noi abbiamo portato a termine la nostra impresa, anche voi potete sostenere la ricerca. Basta anche molto poco.. "Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell'oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all'oceano mancherebbe". 

Grazie! 

 

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Sono Antonella, ho 38 anni e sono un medico. Oncologo. A questo punto della mia presentazione di solito le persone iniziano a guardarmi stupite, e nel loro volto riesco a percepire la domanda che vorrebbero farmi (e che alcuni mi fanno):  “perché tra tutte le specialità mediche proprio oncologia??

Già, perché?

I perché sono tanti, ma dovendo sintetizzare… beh, per me è il lavoro più bello.

E’ un lavoro che mi dà il privilegio di ricordare ogni giorno quanto è importante dare il giusto peso a ciò che ci accade (il giusto vuol dire il giusto, né troppo… né troppo poco); il privilegio di essere consapevole della bellezza delle piccole cose; il privilegio di abbracciare la complessità della vita, nelle sue infinite sfumature, e di essere grata.

E’ un lavoro che mette alla prova, sempre…   c’è la sofferenza di chi sta lottando,  c’è l’indescrivibile gioia di chi riemerge dopo la lotta, e nel mezzo c’è la consapevolezza di essere uno degli ingranaggi che contribuiscono a rendere meno gravosa, magari anche solo per poco tempo, la pesante giornata di un paziente con il cancro.

Infine, ma non meno importante, ho scelto di fare l’oncologa perché questo è uno degli ambiti della medicina more challenging,  nel quale la ricerca ha consentito di raggiungere traguardi importantissimi, ricerca che è continua e operosa. La ricerca richiede sacrificio, ma la si fa con la consapevolezza che il sacrificio in qualche modo verrà ripagato… e in questo ricorda la preparazione di una maratona.  Tanti piccoli sacrifici che, piano piano, spesso non facendo rumore, consentono di raggiungere obiettivi anche molto ambiziosi.  

Chi mi conosce sa che è quanto mai strano che le parole “Antonella” e “Maratona” stiano vicine in una frase di senso compiuto, non sono mai stata una donna di sport, ma penso di essere una persona coerente, e come dico spesso (troppo spesso!) alle mie pazienti… è importante mantenere una buona forma fisica, curando l’alimentazione e facendo molta attività fisica. Il primo e più grande insegnamento si fa con l’esempio… e anche per questo sono onorata di poter scendere in campo a fianco di grandi donne con il progetto Run for IOV di RYLA.

Perciò anche se finora non ci avevate pensato…. pensateci. Non è mai troppo tardi per iniziare a correre… e per aiutare la ricerca, che sicuramente si nutre della passione dei ricercatori, ma necessariamente anche di aiuti pratici.

Donare è un gesto concreto che si traduce in nuova linfa per la ricerca. Ringrazio di cuore sin d’ora quanti contribuiranno, con quanto possono - anche pochissimo - a questo importante progetto. 

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