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Io le gambe, tu il cuore! NO alla SM

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La SM è una malattia che ignoravo fino a quando, il 10 settembre 2009, è entrata a far parte della quotidianità della mia famiglia.


Lei si chiama Elisa, ha 28 anni, ed è mia sorella.

Inutile dire che da 11 anni è lei che ha preso per mano la situazione, ha imparato a chiamare per nome ogni singolo attacco, ogni singolo dolore e ha dato forza a tutti noi che le stiamo accanto.

E per tutto questo tempo ho sempre mantenuto una distanza "di sicurezza", senza mai mettermi in gioco davvero, senza mai fare qualcosa di davvero unico per lei.


E mentre mi preparo per la Maratona di Milano, la prima della mia vita, un pensiero mi rimbalza fisso nella testa: "Perché proprio Milano? Perché vuoi andare per forza a Milano e non a Roma, a Napoli, a Firenze?".

La risposta è arrivata improvvisa, proprio durante uno dei peggiori allenamenti di preparazione: "vado a Milano perché lì Elisa ha potuto dare il nome definitivo al suo demone interiore, e da lì lei ha iniziato una nuova vita. Ed io, a Milano, proverò a fare qualcosa di nuovo, di unico per lei".


Saranno 42,195 km di pensieri, di gioie, di momenti di fatica e di esaltazione, di nuovi incontri, di voglia di mollare e desiderio di giungere alla meta! E al traguardo voglio arrivarci grazie alla sua forza e alla vostra generosità: un mondo libero dalla SM è possibile, non è utopia.


Un piccolo aiuto da parte vostra per donare nuova speranza ad Elisa e a migliaia di persone che, come lei, affrontano la quotidianità con coraggio e voglia di vivere senza eguali.


Dedicati ad amare gli altri, dedicati alla comunità che ti circonda, e dedicati a creare qualcosa che ti offra uno scopo e un significato. Se ci fai caso […] non c’è nessun accenno a una remunerazione".


Grazie fin d’ora a tutti per quello che vorrete, e potrete, fare!

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