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Acqua potabile in Congo

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Vogliamo garantire l'accesso all'acqua potabile ai 22.000 abitanti di Kahemba, Repubblica Democratica del Congo, grazie alla costruzione di un acquedotto e l'installazione di fontanelle pubbliche...

Con circa 2.000 euro si garantiscono fondi sufficienti per l'istallazione di una fontanella.

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CONTESTO: Kahemba è una cittadina situata su un altipiano quasi al confine con l'Angola, molto isolata dal resto del paese. La città è priva di un acquedotto e le possibilità di approvvigionarsi d'acqua per la popolazione sono molto difficili e rischiose.

La scarsità d'acqua acuisce la diffusione di una malattia endemica, il konzo, che colpisce soprattutto i bambini (provocando la paralisi degli arti inferiori) a causa dello scorretto trattamento della manioca amara che prima di essere utilizzata va fatta macerare in acqua per eliminare l'acido cianidrico contenuto nel tubero.

ATTIVITA'

  • Sensibilizzazione alla popolazione sull'uso dell'acqua potabile e sul rispetto delle infrastrutture realizzate attraverso il coinvolgimento delle autorità locali, dei giovani e delle donne nei vari quartieri della città.

  • Installazione sul torrente Kayoke di una condotta forzata lunga 2,9 km e con una caduta di 20 km che, dallo sbarramento realizzato dalla missione cattolica di Shamusenga raggiunge la fonte d'acqua potabile sottostante.

  • Installazione di una turbina collegata meccanicamente e direttamente alla pompa idraulica che potrà inviare alla città di Kahemba almeno 4 litri al secondo e funzionando 24 su 24 potrà trasportare 362 mc di acqua potabile al giorno.

  • Installazione di un chateau d'eau, ossia una cisterna pensile dove verrà stoccata l'acqua.

  • Distribuzione dell'acqua raccolta nel serbatoio pensile attraverso 16.000 metri di tubazione sotterranea che andranno ad alimentare 33 fontanelle pubbliche che forniranno almeno 15 litri di acqua al giorno per abitante.

  • Costituzione di una Associazione degli Utenti per la gestione dell'acquedotto tramite l'esistente Comitato dell'Acqua eletto dalla popolazione, i capi quartiere e il Comune di Kahemba.

(Il progetto di ACRA-CCS prevede anche un acquedotto per 18.000 abitanti della città di Popokabaka e dei villaggi circostanti).

SOSTENIBILITA'

Il concetto di sostenibilità sta alla base della componente infrastrutturale di questi interventi che avranno un impatto ambientale estremamente ridotto. Infatti, le fonti sono già esistenti e al posto della perforazione di pozzi profondi di difficile manutenzione nel lungo periodo, la scelta è ricaduta su condotte interrate che conducono l'acqua alla città e ai villaggi. Il materiale impiegato ha una longevità di 40 anni, quindi i costi di gestione saranno bassi e sostenibili per la popolazione.

L'acqua è trasportata verso la città grazie a una pompa collegata meccanicamente a una turbina essa stessa alimentata da una condotta forzata: strumenti semplici da mantenere e che non richiedono l'uso di carburante.

Dal punto di vista sociale, gli acquedotti avranno un impatto molto positivo su tutta la popolazione: le donne avranno maggior tempo per la cura dei bambini e, potranno macerare la manioca con l'acqua necessaria evitando il rischio di diffusione del temibile konzo. L'acqua non verrà venduta a bidoni ma ogni famiglia potrà rifornirsi d'acqua presso la fontanella più vicina. Ogni punto di distribuzione sarà controllato da una donna incaricata di contrastare gli abusi nell'utilizzo dell'acqua e di riscuotere una piccola tariffa mensile alla portata di ogni famiglia, definita annualmente dal coordinamento preposto alla gestione dell'acquedotto. Questa contribuzione famigliare, da 15 a 25 volte inferiore ai costi di gestione dei sistemi d'acqua potabile presenti nelle altre località della Provincia Bandundu, garantisce quindi la sostenibilità finanziaria del progetto.

Finanziatori principali:


ue   Commissione Europea


Fondazione Renato Grandi – Lugano

Partner:
I.S.C.O SC
ACRA-CCS
GAID (Groupe d'Appui aux Initiatives de Développement)

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