PROGRAMMA MAMMA E BAMBINO #nonèungioco

In Italia una donna su 3 subisce violenza nel corso della sua vita. Secondo le rilevazioni dei centri antiviolenza, in seguito all’emergenza Coronavirus le richieste di aiuto sono aumentate del 74,5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il lungo periodo di quarantena ha peggiorato la condizione di donne e bambini costretti a convivere in situazioni forzate con un uomo violento. La convivenza continua e forzata, ma anche l’ansia del momento, la paura del futuro, la crisi economica, che l’epidemia sta inasprendo, sono i detonatori della violenza tra le mura di casa.

SOS Villaggi dei Bambini è in prima linea, anche davanti a questa emergenza sanitaria, per offrire sostegno alle donne vittime di maltrattamenti, abusi e violenze, e ai loro figli, con l’obiettivo di ridurre il rischio di allontanamento dei figli dalla loro mamma.
Sempre più spesso accogliamo nuclei familiari che provengono da un contesto socio economico deprivato, con bassa scolarizzazione, difficoltà nel mantenere un’occupazione stabile e con alle spalle spesso una storia familiare difficile.

In Italia, SOS Villaggi dei Bambini attraverso il programma “Mamma e Bambino” offre alle donne sole e ai loro figli:

 l’accoglienza e la protezione in un ambiente di tipo familiare;
 il supporto pedagogico, psicologico, legale e il sostegno alle capacità genitoriali;
 il sostegno delle capacità domestiche e il supporto nelle attività quotidiane;
 l’organizzazione di attività ricreative, l’inserimento e il sostegno scolastico per i bambini;
 l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo della mamma.

PONI FINE ALL’INCUBO DI TANTI BAMBINI E DELLE LORO MAMME.

Dona 10 euro per le spese di vitto e alloggio di un nucleo familiare
Dona 30 euro per il sostegno psicologico a un bambino vittima di violenza assistita
Dona 50 euro per una visita medica specialistica per un bambino
Dona 100 euro per il percorso verso l’indipendenza di una mamma 

“Sono rimasta al Villaggio SOS finché il mio compagno è stato allontanato. Una volta partito, io e miei bambini siamo potuti tornare a casa, riprendere la nostra quotidianità, fare la pasta, le lavatrici, vedere un film insieme. Sono tornata al lavoro. Ho cambiato numero di telefono, abbiamo cambiato la serratura. Abbiamo iniziato una nuova vita. Oggi mi sento una donna nuova. I miei bambini stanno bene. Possiamo di nuovo parlare del loro papà che è morto, mentre prima era vietato”. Fernanda, beneficiaria del Programma Mamma e Bambino