Più veloci dell'Alzheimer -Laura Luciani
Più veloci dell'Alzheimer -Laura Luciani

Più veloci dell'Alzheimer

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Nicolino, mio padre, è un uomo in buona salute che dimostra meno degli 80 anni che ha, ma da 2 anni a questa parte gli è stato diagnosticato l'Alzheimer, patologia che già manifestava da alcuni anni, senza però che vi fosse stata una diagnosi precisa. Nel 2012 era stato curato per un esaurimento nervoso, e dopo, era continuamente peggiorato col passare degli anni, manifestando comportamenti che non rientravano nel suo carattere. Rita, mia mamma, ha 83 anni e si sta consumando come una candela, prendendosi cura di lui 24 ore al giorno, con amore e dedizione infinite, dal 1965, anno del loro matrimonio. Mia sorella ed io cerchiamo di aiutarla come possiamo ma non è facile. Non riusciamo ad inserire una persona fissa perché lui non accetta nessuno e noi non possiamo essere presenti continuamente perché entrambe abbiamo famiglia e lavoro. Non ci riconosce come figlie, ma per ora ci riconosce come persone "amiche" anche se è già successo che ci mandasse via o ci ignorasse del tutto quando ha qualche giornata peggiore. Io leggo e ascolto quotidianamente tutto quello che trovo su questa malattia e sono convinta che, come per il cancro (malattia che ho combattuto e vinto personalmente, dato che ho avuto un carcinoma al seno a 33 anni) la strada da seguire siano la ricerca e la diagnosi precoce, che permette di intervenire con farmaci mirati al rallentamento della malattia e quindi ad una migliore qualità di vita per queste persone e per chi sta loro accanto. Perché nessuno si debba trovare nella situazione di mia mamma e di tutte quelle persone che si prendono cura di malati di demenza. Hanno lavorato una vita insieme, mettendo in piedi un'azienda di successo con molto sacrificio. Mio padre aveva una lungimiranza incredibile e uno spirito di iniziativa che in quegli anni era solo da ammirare. Mia mamma lo ha sempre sostenuto in tutto, dandogli il suo amore e il suo appoggio ogni giorno. Io vorrei dedicare la mia maratona del Lago Maggiore, il 5 novembre 2023 a loro due, perché nella vita non bisogna mai arrendersi e con l'amore e l'impegno quotidiano non ci sono obiettivi impossibili. Grazie a quanti vorranno sostenere la ricerca insieme a me  

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