Un'iniziativa di
pink is good running team 2019
Ho un lungo conto in sospeso nei confronti di questa malattia: ciò che mia mamma, mia nonna e mia zia hanno vissuto non si dovrà più ripetere per nessuno: 50 anni di ricerca e tecnologia hanno costantemente migliorato la vita di ognuno (io e mia sorella, per esempio, siamo due survivors, lei dell’ovaio e io del seno), ma forse oggi siamo ad un passo dalla rivoluzione copernicana nella cura non del cancro preso singolarmente, ma dei mille mostri che coesistono sotto questo nome; anzi, non più il cancro del seno, polmone, ovaio, ecc. , ma ogni tipologia di coalescenza di cellule diverse che sembra voler fermare la nostra vita: i medici e i ricercatori, resi sempre più potenti da strumenti sofisticati e dati “world-wide”, ci consegneranno il più temibile latitante ricercato al mondo, riconoscendolo sotto migliaia di false identità.
Ecco perché mi sono messa a correre, per meglio riacciuffarlo.
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