10 Storie del Dono
10 Storie del Dono
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"Dare avvia il processo del ricevere"
Jim Rohn
È proprio così. L’atto del donare è generativo. Il gesto del dono non è un utilitaristico do ut des e non deve neppure essere una semplice (e talvolta distratta) beneficenza. Il vero dono è costitutivo di una società che si dice civile e per questo motivo dovrebbe diventarne anche elemento strutturale. In poche parole: Se lo pratico, entra nel mio modus vivendi e contribuisce positivamente alla società.
Certi di questo, lavoriamo per contribuire alla diffusione della cultura del dono e della pratica del personal fundraising come espressione di impegno civile e di cittadinanza attiva, in modo non ideologico, bensì concreto e fattivo.


La nostra Storia
Tutto comincia da un’amicizia fra due donne, Valeria Vitali e Anna Maria Siccardi, e da un incontro speciale. Valeria è una consulente in comunicazione corporate e non profit con una solida esperienza internazionale e di docenza universitaria presso la Facoltà di Economia di Bologna. Vive tra Milano e Londra e ha una passione per il running che condivide con Anna, imprenditrice torinese nel settore dell’innovazione digitale. Dunque Valeria e Anna corrono. A Milano e a Torino, ma anche a Londra ed è qui che si accende l’idea. Valeria partecipa a competizioni che integrano nella loro proposta sportiva un charity program, ossia un programma di solidarietà. Tu non solo corri, ma ti impegni nella raccolta fondi invitando a donare parenti e amici. Questo genera coinvolgimento nella sfida che non è più solo personale e inerente alla performance sportiva, ma diventa comunitaria a sostegno di una buona causa. A novembre 2011, grazie a un google alert, Anna e Valeria conoscono Fabrizio Cosi, fondatore dei Podisti da Marte, una persona speciale, un visionario e un trascinatore. È grazie all’incontro con lui che cominciamo la nostra attività come partner di Milano Marathon, collaborando al coordinamento del charity program insieme a Podisti da Marte. “Ci siamo ispirate a JustGiving, la prima piattaforma di personal fundraising nata a Londra nel 2000” dice Valeria “e all’inizio siamo partiti facendo solo personal fundraising, poi è scoppiato il crowdfunding e così si sono presentate nuove opportunità e progetti ”. Il gesto del dono rappresenta quindi il principale atto di responsabilità civile che si possa fare sia come individuo sia come personal fundraiser, ossia coinvolgendo parenti, amici, colleghi in una rete di solidarietà contagiosa. È la scelta individuale che contagia la comunità. È la pratica collettiva a generare il miglioramento della società civile attraverso il sostegno di buone cause. Questa è l’innovazione sociale che piace a noi, quella che genera impatto sociale.
Nei nostri primi dieci anni di attività abbiamo sempre lavorato con l’obiettivo di facilitare e stimolare donazioni che generino un impatto sociale per le comunità. Continuiamo a farlo perché abbiamo sperimentato come il dono, prima ancora di rispondere ai bisogni di chi lo riceve, fa stare meglio chi lo pratica.
«È legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri» sosteneva Antonio Genovesi, filosofo ed economista italiano a cui, nel 1754, veniva affidata la prima cattedra di Economia per la quale svolgeva lezioni di Economia Civile, basate sul principio di relazionalità come costitutivo della persona.
Per questo motivo dunque la nostra mission è rendere la pratica del dono costitutiva della società.
In che modo?
Ponendoci come driver di sensibilizzazione, attraverso l’accompagnamento delle organizzazioni non profit nel sostegno alle loro buone cause sia mettendo a disposizione strumenti per la raccolta fondi sia affiancandole in percorsi di capacity building, al fine di potenziare le loro competenze digitali. Ci impegniamo per diffondere la cultura digitale, affinchè il digitale non si riduca ad essere un mero strumento a servizio della raccolta fondi, ma trasversale all’organizzazione. Pensare digitale in modo strategico, dalla fase di identificazione dei bisogni, alla costruzione di progettualità in grado di soddisfarli, alla sostenibilità degli stessi. Non solo. Lavoriamo per aiutare le organizzazioni ad integrare in modo armonico “crowdfunding e personal fundraising” nella propria strategia di raccolta fondi. La natura progettuale del crowdfunding è estremamente funzionale alla realizzazione di progetti disegnati per la comunità, proprio perché ha il potere di coinvolgerle e aggregarle attorno a un bisogno condiviso attivando processi di coinvolgimento partecipativo dal basso in un’ottica di cittadinanza attiva e responsabilità sociale. Si integra perfettamente con il personal fundraising, ideale per coinvolgere volontari e sostenitori in prima persona, attivandoli nella raccolta fondi.
Nelle storie raccolte in questo speciale abbiamo intercettato il contributo di tanti opinion leader del Terzo Settore e di importanti stakeholder che raccontano il percorso fatto con noi di questi 10 anni e l’impatto concreto e misurabile che si è generato.