Torino - Isiolo: in missione con il CCM-Silvia Bortott
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Torino - Isiolo: in missione con il CCM

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Questa è la nostra storia, il racconto dell'esperienza che stiamo vivendo qui in Kenya. Ogni giorno vediamo l'importanza di poter lavorare con personale formato e per questo abbiamo deciso di aprire questa pagina di raccolta fondi: per contribuire alla formazione di due operatori sanitari. Grazie al vostro contributo abbiamo già raggiunto l'obiettivo, ma vogliamo raddoppiare!

Con 1.000 € il CCM potrà formare 4 operatori.
Ogni CHV, infermiere o medico formato può fare la differenza, quindi continuate a donare! Grazie a tutti!

 

IL DISPENSARIO DI TUPENDANE

Alla fine ce l’abbiamo fatta: siamo partite per il Kenya con il Comitato Collaborazione Medica – CCM e ora lavoriamo nella contea di Isiolo. Situata nel centro del paese, la contea è caratterizzata da un terreno arido ed è popolata da oltre 140.000 persone dedite alla pastorizia e all’agricoltura e appartenenti a diverse tribù e religioni.

Stiamo facendo un monitoraggio delle strutture sanitarie supportate dal CCM nella zona. In Kenya l’assistenza sanitaria pubblica è concentrata nelle aree urbane, mentre nelle aeree rurali è demandata a pochi centri di salute nelle zone più popolate e piccoli dispensari sparsi nel vasto territorio della contea.

Nei centri di salute, un clinical officer (infermiere con competenze mediche) e il suo staff provvedono all’assistenza al parto, a piccoli interventi chirurgici e a quella che potremmo definire una medicina generale. I dispensari invece sono gestiti da infermieri che svolgono un ruolo di prima assistenza.

Lavoriamo nella piccola ma intraprendente comunità di Tupendane, alla periferia rurale della città di Isiolo. Con noi c'è Marcy, la nurse che assiste ogni giorno una quarantina di pazienti borana, somali e kikuyu. C’è chi indossa il chador, chi i costumi tradizionali, chi abiti di stampo occidentale o la divisa della scuola.

Nel dispensario ci sono la sala visita di Marcy, la piccola sala di attesa senza sedie ma sempre affollata e un laboratorio in miniatura, gestito dalla laboratorista Lucy.

La storia di questo laboratorio merita di essere raccontata: i dispensari normalmente sono sprovvisti della possibilità di fare test ed esami, ma la comunità di Tupendane ha capito l’importanza di fare un investimento condiviso per migliorare la qualità dell’assistenza. Qui, non solo gli esami vengono effettuati in seguito al rilascio di una piccola somma, ma ogni persona che accede al dispensario contribuisce con alcuni scellini al pagamento del materiale per il laboratorio e della laboratorista. Questo permette di avere l’esito immediato per esami di fondamentale importanza (il tifo, la malaria, l’HIVtest, etc.) e migliora di molto gli esiti terapeutici.

La struttura è molto pcciola, ma tanti sono i casi che Marcy si trova a risolvere: spesso dietro a semplici mal di pancia o dolori alle ossa c’è una diagnosi importante come la malaria o la brucellosi, patologie che non richiedono soltanto un trattamento farmacologico, ma anche un lavoro di diffusione di norme igienico-sanitarie ed alimentari. Così, mentre Marcy cura i pazienti, i Community Health Volunteer (CHV) si occupano di insegnare a questa popolazione così variegata una comune cultura sanitaria.

Il CHV è una persona radicata nella comunità locale, non di formazione sanitaria ma che, una volta formata, si impegna ad aumentare l’interesse della sua comunità per il miglioramento della salute pubblica, spinge le persone a recarsi alla struttura più vicina in caso di necessità, promuove con degli incontri pubblici la diffusione di regole igienico-sanitarie che vanno dall’importanza di bollire il latte crudo, alla sensibilizzazione sulla pianificazione famigliare.

Il CCM ha visto in questi volontari l’elemento essenziale affinché la popolazione possa raggiungere una consapevolezza sanitaria tale per cui l’accesso all’assistenza diventi alla portata di tutti e per cui si possano sconfiggere malattie nelle quali è fondamentale la componente sociale, come ad esempio la tubercolosi o le parassitosi, ancora così prevalenti in queste aree.

Marcy e Lucy ci hanno raccontato ad esempio di quanto sono diffuse la brucella (malattia sostenuta da un batterio che infetta l’uomo tramite gli animali da pastorizia e i prodotti derivati non adeguatamente trattati), le febbri tifoidee e le amebiasi, per la scarsa igiene e per il difficile approvvigionamento idrico, per non parlare della tubercolosi ancora frequente in un ambiente in cui spesso un’intera famiglia condivide lo spazio di una capanna sprovvista di acqua e fognature.

Ci siamo rese conto di come pratiche per noi banali, come la bollitura del latte, siano difficilmente praticabili per un pastore che passa i suoi giorni lontano da casa, o come sia difficile lavarsi le mani prima di toccare il cibo se non vi è acqua corrente.

Pratiche che il benessere ha introdotto nella routine delle nostre giornate sono qui un argomento da spiegare e promuovere continuamente affinché entrino nelle abitudini di queste popolazioni e permettano un salto di qualità nella salute pubblica delle comunità rurali.

Ma la sensibilizzazione non basta. Per questo motivo, il CCM ed Lvia, insieme alle autorità e alla comunità locali lavorano per aumentare l’accesso alle fonti di acqua pulita e potenziare i servizi sanitari, affinché l’educazione sanitaria impartita dai CHV e dagli altri operatori sanitari possa effettivamente essere applicata con un reale risvolto nella vita e nella salute della gente di Isiolo.

Questo progetto vuole lasciare sul posto, oltre agli esiti diretti degli interventi medici e infrastrutturali, le competenze e le conoscenze che possono garantire una permanenza degli effetti sul territorio. Con i finanziamenti ottenuti siamo stati in grado di risarcire con un contributo la dedizione dei CHV, ristrutturare piccoli dispensari, acquistare il materiale medico mancante, organizzare incontri con la popolazione e formare le nurse e gli operatori dei dispensari da noi seguiti.

Insieme stiamo facendo molto, ma tanto resta ancora da fare! Unitevi a noi in questa sfida!

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