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Un pane lievitato per gli altri

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Sono un padre gesuita, torinese di nascita, oggi vivo a Roma presso la basilica di San Saba, dove sono viceparroco.

Voglio sostenere i bambini del Caef che sono stati maltrattati dalla vita e che oggi, per riappropriarsi del loro futuro hanno bisogno di andare a scuola. In Perù le scuole saranno chiuse, probabilmente, fino al 2022. È fondamentale permettere ai nostri bambini di accedere alla didattica a distanza. Attualmente mancano dispositivi e la rete è insufficiente…

 

Cosa puoi fare tu per aiutare i bambini del CAEF a superare questo ostacolo per continuare a studiare?

Beh, puoi regalargli 1 Giga, o qualcuno di più: dipende da te!

 

- con 10 € puoi garantire 10 GIGA a un bambino della casa e quindi circa 10 ore di didattica a distanza

- 35 € possono garantire 50 GIGA, che sono circa 50 ore di didattica a distanza

- 50 € garantiscono 100 GIGA, cioè circa 100 ore di lezioni a distanza

Ma non vogliamo mettere limiti alla vostra generosità!

Infatti, quanto raccoglieremo con la campagna "Regala 1 Giga" sarà destinato anche all'acquisto di strumenti indispensabili per la didattica a distanza, ecco qualche esempio:

100 euro = 3 mesi di internet per la casa

150 euro = tablet e cuffie con microfono

200 euro = un nuovo modem e ripetitore

250 euro = pen drive personale per ogni bambino

350 euro = una nuova stampante

500 euro = un nuovo computer per la casa

 

Uno dei fulcri del carisma gesuita è quello di essere pronti a partire e andare là dove c'è più bisogno. Il servizio missionario è una dimensione che ha risuonato con forza in me al momento della chiamata alla vita religiosa. Ricordo che negli anni della mia scelta di vita, nell'estate del 1997 mi trovavo a un campo di servizio Sarajevo; facevo animazione ai bambini di un quartiere povero della città; i bambini, con la loro semplicità e allegria, trovavano sorprendente il fatto che io e i miei compagni fossimo lì semplicemente per giocare con loro, dopo gli anni duri della guerra civile. Erano così felici da saltarti addosso, arrampicarsi, abbracciarti tanto da farti sentire un pezzo di pane mangiato da loro e per me fu una delle sensazioni più belle della mia vita. 

Questa stessa sensazione è risorta con forza in Perù, in quella casetta della Campiña de Moche chiamata Casa de Tuty. A questi bambini era stato portato via il futuro dalla violenza degli adulti e lì, al Caef (Centro di Attenzione ed Educazione alla Famiglia) ci si impegna per restituirglielo e dare loro una nuova possibilità. 

La casa del Caef è un luogo d’amore! È un luogo abitato da Dio ed è un privilegio per me assistere ogni agosto alla Grazia che opera in quel luogo. 

Per restituirei nostri bambini il loro futuro occorre investire sulla loro educazione, sulla loro formazione umana. Oggi le scuole in Perù sono chiuse e lo rimarranno per tanto tempo a causa della emergenza sanitaria che ha investito il mondo intero. Anche lì si lavora con la didattica a distanza... ma come si fa con una connessione scarsa e pochissimi dispositivi per 25 bambini? 

Aiutatemi ad offrire loro i mezzi per continuare a crescere così da trasformare questi bambini in adulti migliori di quelli che li hanno sfruttati o abbandonati; contribuiamo insieme affinché possano essere uomini e donne grati alla vita e pronti a ricostruire il loro Paese.

 

Grazie di cuore

Alessandro

 

 

 

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