Non smettiamo di correre

In questo periodo, così strano e difficile per tutti, non è facile star dietro a tutto, me ne rendo conto. So che in molti, come me, hanno paura di ammalarsi o di far ammalare i propri cari. Hanno paura di rimanere senza un lavoro, di non poter mantenere la propria famiglia. Anche io sono a casa, senza un lavoro, perché è tutto bloccato. Il vuoto è tanto, come sono tante le domande che mi assalgono ogni giorno. Cerco però di andare avanti, di non smettere di pensare ai miei ragazzi e bambini del caef. Sto facendo del volontariato in carcere a Bollate e sentendo le storie dei miei detenuti mi sono resa conto che molti di loro sono lì dentro perché non hanno avuto la possibilità di Scegliere. 

Alcuni ragazzi del caef in Perù, sono piccoli delinquenti, tolti appena in tempo dalla strada. Allora penso a loro, penso ad Angel che mi aveva detto durante il mio campo di volontariato del 2018, che lui non sarebbe diventato come suo fratello, che al momento sta scontando la sua pena in un carcere peruviano. Anche se ora la maratona è sospesa, voglio continuare a correre, almeno con il cuore e lottare nel mio piccolo per dare una seconda possibilità ai ragazzi del perù: la

Possibilità di Scegliere il percorso della propria vita, verso un posto sicuro, verso ciò che noi chiamiamo Casa.