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Il Gallo corre per AIRC 3.0

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Mi piacciono le sfide e una laurea in medicina sembrava qualche cosa d'impossibile qualche tempo fa. Passo dopo passo, esame dopo esame, il primo traguardo è arrivato..

Siccome ora questo percorso di sei anni mi sembra una cosuccia, sto cercando nuovi stimoli e provocazioni... ed eccone servito uno interessante! 


Per la terza volta mi stavo apprestando ad iscrivermi alla 10 km alla Venice Marathon quando, diverse settimane fa, mi imbattei in un post in cui Huawai Venice Marathon offriva la possibilità di seguire un allenamento specifico gestito da uno dei pacer ufficiali della corsa. Incuriosito, lo sciagurato cliccò. Ed eccomi qua, a distanza di diverse settimane da quel giorno: non solo correrò nel charity program in sostegno di Fondazione AIRC, ma in più ho aderito al programma "my first 42"! 

Non so bene se riuscirò ad arrivare al traguardo e ritirare la medaglia del finisher, la cosa certa è che mi sto allenando tantissimo, che questa sfida mi sta gasando un sacco! L'opportunità di avere i compiti per casa settimanali, avere tanti singoli traguardi parziali sta rendendo apparentemente possibile l'impossibile. I km percorsi stanno crescendo vertiginosamente e la volontà di non rimanere indietro rispetto al gruppo è un ottimo stimolo ad andare avanti. Mi sembra impossibile, ma i miei primi 32km sono stati corsi!


C'è forse qualche immagine migliore per stigmatizzare la lotta contro il cancro promossa da AIRC? 

Troppo spesso si sentono frasi istintive secondo cui, dopo certe diagnosi, non bisogna arrendersi, bisogna continuare a lottare. Secondo questo principio, quando la malattia prende il sopravvento dovrebbe significare che la persona ha perso, mentre invece è stata la biologia della malattia a vincere, non la persona a perdere. Bene, in qualche modo mi piace pensare a quei 42km che separano Villa Pisani dal traguardo come la storia della ricerca e purtroppo come la storia di molti malati: si va avanti, finché ce la si fa. Quando sarò stremato stringerò i denti, ed alla peggio questa corsa sarà stata un'occasione per mettermi finalmente in forma, per stare un po' all'aperto e godermi del tempo per me. Non vivo quindi un possibile ritiro come un'onta, ma come una base per continuare ad andare avanti.


E la ricerca va sempre avanti, anche quando si imboccano filoni che tradiscono le aspettative di partenza, comunque la ricerca è progredita. Per questo chiedo a tutti voi di sostenermi in queste ultime settimane che ci separano dal 27 ottobre. Io ce la sto mettendo tutta in termini di sudore, mi impegno a promuovere e far conoscere il lavoro che AIRC porta avanti e vi chiedo di non lasciare solo l'ente che più finanza la ricerca in ambito oncologico in questo benedetto Paese!


Passo dopo passo forse arriverò al traguardo. Nel mentre consentitemi di ringraziare tutti coloro che mi stanno sostenendo e che mi sosterranno.


#ilGallocorreperAIRC

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