Un'iniziativa di
Il teatro contro il bullismo
Update:
ABBIAMO RAGGIUNTO IL NOSTRO OBIETTIVO E STIAMO ANDANDO OLTRE!
GRAZIE DI CUORE A CHI CI SOSTIENE.
Ieri abbiamo debuttato al Teatro Pime. È stata una grande emozione e siamo molto soddisfatti della reazione del pubblico!
Continuate a seguirci, perché abbiamo capito che questo progetto avrà vita lunga!
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Vogliamo puntare i riflettori su un tema urgente, che ci preme raccontare: il bullismo. Che ci ha riguardato quando eravamo ragazzini e che anche oggi crea sofferenze ad adolescenti e, purtroppo, anche a bambini. Con conseguenze talvolta anche molto gravi sulla quotidianità e la vita delle vittime.
Siamo Filippo Farina, attore, regista e responsabile del laboratorio “Altrascena” dell’associazione Contatto, e Silvia Giulia Mendola, attrice, regista e presidente dell’associazione culturale PianoinBilico.
Vogliamo parlarne con uno spettacolo teatrale, perché il teatro è il nostro mezzo di comunicazione, lo strumento attraverso il quale conoscere e diffondere cultura, dove si possono sollevare domande, riflessioni, dove si ride e ci si commuove. “Il teatro, proprio perché teatro, anche mentre si sta preparando, è sempre e soltanto un profondo atto d’amore, un atto completamente umano”, diceva Giorgio Strehler.
È per l’importanza della tematica e per sensibilizzare la comunità, che abbiamo deciso di unire le forze, Contatto e Pianoinbilico, e realizzare un nuovo spettacolo teatrale su questo tema. Per poi portarlo nei teatri, ma soprattutto nelle scuole, in modo da trovare una chiave per parlare con i ragazzi di un problema che li riguarda da vicino.
Lo spettacolo, dal titolo Scena muta, è stato scritto da Livia Castiglioni e con noi in scena ci sono Silvia Rubino, Claudia Gambino ed Elena Scalet. Il progetto si avvale dell’apporto della psicologa e psicoterapeuta Carmen Eusebio. Lo abbiamo messo in scena in collaborazione con Angelo Nigro al Teatro Pime di Milano.
La tematica del bullismo è affrontata dal punto di vista dei genitori. Gli adulti. Che prima sono stati quegli stessi ragazzi. Ora sono padri e madri. Credono di avere le risposte, perché sono cresciuti. Forse. Forse, invece, col tempo si sono sciupati. La messinscena si dipana intorno ad un mistero, in una scuola deserta, ed è tutta giocata sui ruoli: siamo vittime o carnefici, bulli o capri espiatori?
Un modo nuovo per riflettere su questo tema scottante, che non può essere ignorato e che è presente nel nostro quotidiano, in quello dei nostri figli e nei nostri ricordi.
Questo progetto è stato creato per la nostra comunità, e per realizzarlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, perché per mettere in scena uno spettacolo servono tante risorse per le scene, le musiche, i costumi e i tecnici.
Ecco perché chiediamo il vostro aiuto!
Con 20 euro ci aiutate a pagare un’ora del lavoro di un tecnico; con 50 euro a noleggiare un costume; 200 euro per contribuire al cast!
Vi ringraziamo per il sostegno che ci avete dato e ci darete: in questo modo riusciremo a creare un nuovo progetto che arrivi ai nostri giovani e nelle nostre scuole.
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