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Voglio un futuro PINK

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34 anni, una famiglia meravigliosa, un lavoro che amo, tanti interessi e progetti per il futuro.

Poi arriva quella parola, tumore, che in un attimo spazza via tutto.

Rimangono l'incertezza, la paura, il buio che credi non ti lasceranno più.

Non ho mai pensato: "perché a me?" . In compenso ho pensato mille volte: "Perché a loro? Perché le mie bambine, così piccole, devono affrontare tutto questo?".

E proprio le mie bambine che rappresentavano la mia più grande paura sono diventate la mia forza.

Pian piano quell' armatura di cui tutti ti parlano, e che senti così lontana da te e dal tuo modo di affrontare la vita, diventa la tua seconda pelle. E vai avanti

Nel momento più duro, quello della diagnosi, ho conosciuto il progetto Pink is good. Ho scoperto le storie di donne straordinarie che avevano affrontato il mio stesso percorso e che ora si erano messe al servizio della ricerca.

Vedere quanta vita e grinta potesse esserci dopo la malattia mi ha dato una forza incredibile.

Ancora prima di iniziare le cure ho deciso che sarei stata una Pink.

Ora é arrivato il momento.

Io e le mie compagne di avventura ci stiamo mettendo tutte noi stesse per arrivare al traguardo, gambe, fiato, grinta e soprattutto cuore.

A voi chiedo di sostere noi ma soprattutto la ricerca con un piccolo contributo che può regalare la speranza di un futuro Rosa a milioni di donne.

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