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Un presente per il futuro

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Eccomi qua, ci sono anch’io, sono Marilena.

La scorsa estate per il mio compleanno sono stata sottoposta ad una quadrantectomia al seno che, per il mio onomastico, ha individuato un carcinoma, con gran sorpresa dei medici in primo luogo, considerate la struttura e le dimensioni da loro ritenute insospettabili.

Coincidenze che mi parlano, che è necessario condivida perché io, nei giorni tra il mio compleanno e il mio onomastico, ho ricevuto un dono immenso.

Dev’essersi trattato di un 𝒅𝒐𝒏𝒐 (cos’altro sennò?!), per quanto dura e assurda possa apparire l'associazione in termini:

·       individuarlo (per caso, accarezzandomi distrattamente il seno, in un gesto involontario lontano da qualunque pensiero legato al cancro);

·       decidere di farmi operare malgrado i medici, in Olanda prima (dove risiedo da quattro anni) ed in Puglia poi (mia città d'origine), non lo ritenessero necessario;

·       incontrare il parere dei medici dello IEO a Milano per trattarlo (rinunciando all'approccio terapeutico preventivo inizialmente prospettatomi, ma più aggressivo);

·       e conoscere ed assumere come miei i valori di Fondazione Umberto Veronesi, di cui sono diventata una Pink Ambassador.

Un 𝒅𝒐𝒏𝒐 è qualcosa di bello che ricevi inaspettatamente e malgrado le circostanze.

Questo dono nel mio caso si definisce attraverso il suo sinonimo: 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒕𝒆.

Mi riferisco al mio presente, quello che è riservato a coloro che al cancro non si rassegnano, che non lasciano perdere, che lo combattono confrontandosi, attraverso un’accurata prevenzione e sostenendo la ricerca; il presente di chi contro il cancro ha vinto perché ha potuto avvalersi dell’esperienza di professionisti che lo guardano dritto in faccia, caso per caso, giorno per giorno.

Trascuravo gli strumenti preventivi prima di confrontarmi con questo "mostriciattolo ruba vita", nonostante il tema mi avesse coinvolta in diverse situazioni a mezzo dell'esperienza di familiari ed amici.

Trascuravo la differenza sostanziale che può fare confrontarsi con chi affronta il tema con amore, per passione ed investe in ricerca e prevenzione senza sosta; invece che con chi lo considera ancora una terribile, e ancora per troppi aspetti sconosciuta, malattia, a cui applicare un protocollo standard.

𝐄𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐚𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚.

Occorre assumersi oggi la responsabilità del futuro di cui abbiamo il dovere di essere promotori, per noi stessi e per coloro che stanno affrontando questa esperienza.

Ho ricevuto un dono dai medici dello IEO: la possibilità che mi fosse riservato un trattamento non invasivo, in linea con le esatte caratteristiche del mio tumore, con le mie possibilità, con i miei desideri per il futuro e voglio renderlo esponenzialmente.

Per questa ragione sono diventata una Pink Ambassador e chiedo anche il tuo sostegno.

Il mio presente è per Fondazione Umberto Veronesi, 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚.

Dona con me, coinvolgi chi ami, prenditi cura di coloro che hai a cuore ed abbi cura di te.

 

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