Da Roma a Padova-Marco  Motola
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Da Roma a Padova

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Dicono che una maratona si corra per 30 km con le gambe, 10 km con la testa, 2 km con il cuore e 195 metri con le lacrime agli occhi.

La mia quinta maratona vorrei correrla tutta con il Cuore sostenendo  Beat the Beat ed insieme a loro aiutare la ricerca per sconfiggere il cuore aritmico

Col Cuore vorrei fare un viaggio nel viaggio. In una settimana dalla Maratona di Roma, dove ha sede la Stella di Lorenzo Onlus, fino alla Mezza Maratona di Padova dove la dottoressa Rampazzo sta lavorando alla ricerca di un farmaco che possa curare la Cardimiopatia Aritmogena

Non voglio più sentire notizie come quella di Astori, Morosini o tanti altri sportivi meno famosi ma nn per questo meno importanti. 

La Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro (ARVD/C) è una malattia genetica ereditaria che colpisce un giovane su 5000. E’ la principale responsabile di “morte improvvisa” nello sport.

Questa malattia si sviluppa durante l’adolescenza quando ragazzi e ragazze si dedicano più intensamente allo sport, ignari di essere portatori del gene di questa patologia. Sono vite non facili sia per loro che per le persone che gli stanno accanto.

Questa cardiomiopatia impone la sospensione dell’attività sportiva proprio in un’età nella quale la pratica dello sport svolge un ruolo importantissimo nella formazione, nello sviluppo e nell'educazione di una persona.

Una malattia che ad oggi non ha cure, la si “tampona” con farmaci antiaritmici che tengono sotto controllo la frequenza cardiaca, perché non ci siano variazioni maligne di "ritmo” ma in alcuni casi non è sufficiente e occorre inserire un defibrillatore interno al cuore.

Ma adesso, finalmente, dopo molti anni di ricerca una svolta sembra vicina!

La Professoressa Alessandra Rampazzo e il suo team del Dipartimento di Biologia Molecolare Umana dell’Università di Padova ha ottenuto risultati incoraggianti nella sperimentazione di un farmaco che ha dimostrato in laboratorio di bloccare i meccanismi responsabili della malattia.

Ma per continuare la sperimentazione servono molti fondi. 

Sostenetemi ed aiuteremo insieme tanti atleti e atlete, giovani e meno giovani, uomini e donne permettendogli di continuare ad amare e a praticare lo sport in sicurezza e a vivere una vita piena e senza paure!

Dona ora, ogni contributo è fondamentale.

Grazie di cuore!

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