...un compleanno molto speciale!

“Vuoi festeggiare il tuo compleanno correndo una maratona?...sei pazza!” Questo mi disse mio marito quando gli parlai del mio progetto. In fondo neanch’io ero troppo convinta che fosse una buona idea, ma ormai ci siamo: il 10 Aprile, quello che fino a qualche mese fa era solo un sogno, diventerà davvero strada e km da percorrere. Saranno quelli della Maratona di Roma, 42,195 km che correrò per raccogliere fondi a sostegno del progetto di Medici con l’Africa Cuamm che dal 2004 aiuta l’Università Cattolica del Mozambico (UCM) di Beira nella formazione degli studenti della Facoltà di Medicina.

Questa sfida solidale mi ha spinto a prepararmi alla maratona con grande energia e determinazione: ad oggi ho portato a termine tutti gli allenamenti “tosti” previsti dalla mia tabella e il 10 aprile mi farò trovare pronta allo start e ce la metterò tutta per arrivare al traguardo (…spero non in ambulanza!)

E’ vero, mi sono allenata in modalità fai-da-te, incastrando al millesimo di secondo gli allenamenti con le necessità della famiglia ed il lavoro. Le “corse” per portare le mie bimbe a scuola sono state spesso il mio riscaldamento, ho fatto molte volte stretching e allungamenti facendo le pulizie di casa, gli addominali con le bimbe sulla pancia, ho corso all’alba e al tramonto, con il sole e sotto la pioggia, a volte su e giù tante e tante volte per il lungomare, sentendomi un po’ un criceto, altre avventurandomi in percorsi nuovi che mi hanno regalato immagini bellissime e inaspettate di luoghi che in fondo conosco da sempre. Sola con i miei pensieri eppure in qualche modo insieme a tutti voi amici che avete raccolto con me questa sfida di solidarietà sostenendo questo progetto importante con una donazione, dimostrando che con un piccolo gesto si può fare tantissimo. A voi voglio dire GRAZIE!

Non so se sono pronta e se ce la farò, forse la mia preparazione atletica non è delle migliori, ma farò del mio meglio per non deludervi e se le gambe non basteranno, la testa e soprattutto il cuore mi faranno andare avanti.

Grazie di cuore,

Beatrice