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#GivetheBeat - Roberto Bercé

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LO SCORSO ANNO GRAZIE ALLA GENEROSITA' DI TANTI AMICI CHE HANNO CREDUTO NEL PROGETTO ABBIAMO SALVATO LA VITA DI 6 BAMBINI.Anche quest'anno voglio rilanciare la sfida ...TUTTI INSIEME PER SALVARE LA VITA DI ALTRI BAMBINI.Da tre anni Mission Bambini coinvolge tanti fundraiser amici della Fondazione per raccogliere ciascuno almeno 1.500 euro, importo pari al costo per sostenere un intervento al cuore di un bambino. Obiettivo finale: salvare la vita di 80 bimbi gravemente cardiopatici.Grazie alla generosità di tanti donatori lo scorso anno sono stati raccolti circa 114.000 euro, cifra che ha permesso di operare più di 70 bimbi. L’obiettivo è stato ampiamente superato! Io ero uno dei fundraiser che ha partecipato all’iniziativa e, grazie alla generosità e alla vicinanza di tanti amici che hanno creduto nel progetto, ho raccolto quasi 10.000 euro, potendo così salvare la vita di 6 bambini.Quest'anno vogliamo rilanciare la sfida perché sono tanti i cuori dei bambini che aspettano i nostri battiti.Sono ambasciatore volontario della Fondazione Mission Bambini e ho partecipato ad alcune missioni all’estero nell’ambito del progetto “Cuore di bimbi” al seguito del Dr. Stefano Marianeschi (primario della Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Niguarda di Milano) e della sua equipe. Lo scopo delle missioni è di operare al cuore bambini nati con gravi malformazioni che le strutture sanitarie del loro Paese non sono in grado di curare. Sono in genere bimbi molto piccoli, sotto l’anno di vita, che se non operati hanno il destino segnato.Dopo ormai 12 missioni credevo di essere preparato a reggere le emozioni... E INVECE NO!!! Ogni volta rivivo gli stessi "brividi": la voglia di vita dei bimbi che, seppur malati, vogliono “fare i bambini”. Certo talvolta piangono, ma hanno anche tanto desiderio di sorridere, di giocare, di vivere. E poi l'angoscia delle mamme... il loro pianto liberatorio quando viene loro comunicato l’esito degli interventi.Ho condiviso con i medici l’esperienza della sala operatoria (e di fronte alla grandezza professionale ed umana del Dr. Marianeschi e della sua equipe ti senti piccolo piccolo) e la forte emozione nel vedere il cuoricino che torna a battere dopo l'operazione. Ogni volta ho riso con i bimbi e con le mamme, ho giocato con loro, ho pianto con loro… il loro dramma (fortunatamente risoltosi per il meglio) ci unisce profondamente e abbatte barriere linguistiche e culturali cancellando, se ce ne sono, diffidenze e pregiudizi.Ho vissuto ogni volta con emozione anche il momento della partenza: salutarli non è facile. A certe emozioni non ci si abitua mai!Unisciti a me, diventa anche tu un heartbeater e insieme diamo vita al suono più coinvolgente che ci sia: il battito del cuore di un bambino che riparte!#GivetheBeat

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