THE PINK POWER-Susi Masiero

THE PINK POWER

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LA MIA PREZIOSA SECONDA CHANCE...

Marzo 2018. Questa è una data importante poiché a seguito di una mammografia per un controllo di routine mi venne diagnosticato un cluster di micro-calcificazioni , a seguire la biopsia e la diagnosi inequivocabile “ carcinoma infiltrante”. 

Avevo disertato per un po’ di anni i miei controlli, poiché concentrata a spendere le mie energie per la mamma, per la sua cura sino a superare il dolore della sua perdita ed occuparmi successivamente del papà anziano. Motivo questo che mi ha mantenuta lontana dal prendermi tempo per me, visto che la frequentazione dell’ospedale era diventata abituale per la mamma. Un giorno però qualcosa mi spinse a fare in fretta un controllo, QUEL controllo. Voglio chiamarlo sesto senso o fortuna, perchè nel mio caso è stato individuato in fase iniziale.

Inevitabilmente all’improvviso si ferma tutto e l’attenzione si sposta subito, sul significato di una nuova terminologia medica che prima non mi apparteneva e soprattutto sul valore del mio futuro e cosa sarebbe seguito.

Avevo chiarito a me stessa che la prima traduzione era “tumore al seno” ed ora il mio unico pensiero era come potevo affrontare tutto questo.. Ad un tratto ti ritrovi a frequentare luoghi prima inesplorati, gli ambulatori dello IOV e a relazionarti con personale specializzato e SPECIALE che mi ha presa per mano e accompagnata in una fase della mia vita, la più dura, intensa, dolorosa. Allo stesso tempo però mi accorgevo del privilegio di un affetto inaspettato per pazienti speciali, la cura costante del servizio medico ed infermieristico a sostegno della PERSONA. In questo caso della donna. Una donna non sola, mai isolata nel proprio dolore.

E’ stato l’anno più complesso ma allo stesso tempo il più prezioso della mia vita. Inizialmente il mio caso sembrava semplice e poco invalidante: quadrantectomia e qualche terapia mi avrebbero aiutata a risolvere in poco tempo la situazione, ma il mio cancro era subdolo, poco visibile e riscontrabile solo con biopsia. Quindi sono seguite altre due operazioni per revisione dei margini con diagnosi finale della sua ingombrante presenza e per la mia sicurezza sarebbero stati necessari cicli di chemioterapia e successiva mastectomia finale.

Con la sala operatoria ormai avevo preso confidenza, si scherzava visto che vi rientravo a cadenze mensili, sdrammatizzando con la mia adorabile chirurga del suo imbarazzo nel trovare le parole giuste per dirmi , a esito biopsia in mano, che non eravamo ancora arrivati alla fine e al dolore che tale informazione poteva insinuarmi, sapeva infondermi coraggio e forza per affrontare le fasi successive della mia battaglia.

Allo IOV mi sono sempre sentita protetta, devo molto a tutto il personale perché non hanno mai smesso di contraccambiare un sorriso e darmi quella sicurezza vitale perché ti senti inevitabilmente smarrita. La diagnosi mi ha cambiata, ma positivamente.

Ora affronto la vita in modo più consapevole imparando a dare il giusto peso e la giusta misura alle cose ed al valore delle relazioni umane. Ho ritrovato una nuova energia e voglio credere di aver avuto una seconda chance, una Rinascita. Non posso negare , ci sono stati momenti di sconforto soprattutto durante il percorso di guarigione.. le nuove cicatrici, un seno modificato, la perdita dei capelli e osservi che il tuo fisico lentamente nega ciò che per la donna è simbolo per natura della femminilità, ma l’obiettivo da raggiungere era molto più importante, ME STESSA e se affrontavo la mia battaglia con il sorriso e forza positiva avrei vinto.

 

L’associazione RYLA l’ho conosciuta per mezzo dei social tramite l’esperienza di altre donne che prima di me hanno dovuto affrontare un nemico come il mio, il tumore al seno.

Le ammiravo e mi chiedevo se avrei reagito con la stessa energia e determinazione se fosse capitato a me. Adesso dopo la mia esperienza rispondo SI!

Così eccomi qui, a scrivere la mia storia e a dovermi preparare per il progetto maratona a New York 2020. Mi sono candidata perché il mio obiettivo fin da subito era guarire, difendere la mia salute e avere la possibilità di far parte di questo gruppo per condividere l’esperienza della mia Vittoria, della loro Vittoria e la conquista di una nuova vita.

Il 2020 sarà un anno importante ed i miei 50 anni li voglio festeggiare con un progetto ambizioso “ dare l’esempio che un tumore al seno non ferma noi donne ” e diffondere il messaggio che grazie allo IOV , la ricerca per il nostro benessere è continua ed è nostro dovere sostenere un’eccellenza perché la sua mission è la nostra VITA !

 

 

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