Emanuele, un ragazzo buono-CLAUDIO GROSSI

Emanuele, un ragazzo buono

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Perchè le strutture pubbliche siano veramente in grado di supportare e sopportare le richieste di "aiuto" che arrivano da tanti che soffrono di malattie mentali. Vorrei non sentire più "si rivolga al pronto soccorso" , prossimo appuntamento tra un mese, chiami il 112. Come dice il prof. Borgna è basilare passare dal sentire all'ascoltare. Chiaramente questa affermazione è per me fonte di una forte autocritica se non di senso di colpa. Ricordare Manu con una donazione, anche se piccola, sarà per me una grande soddisfazione, perchè era veramente un ragazzo buono, che lavorava con grande fatica per costruire il suo nido. Ma si sa che in natura esistono anche i rapaci.

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