AL FIANCO DEI BAMBINI DI SSF-Giorgio Caporale
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AL FIANCO DEI BAMBINI DI SSF

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da Giorgio e da tutti coloro che hanno conosciuto il suo sorriso e la dolcezza del suo animo …

 

 

PERCHE’ QUESTA INIZIATIVA PER SONIA…

 

Sonia era una meravigliosa creatura di 45 anni prematuramente scomparsa.

La sua essenza più profonda ed autentica risplendeva di bontà, forza e sincerità.

Questo progetto charity nasce dall’idea, dall’esigenza, dalla speranza, dal sogno di trovare un modo per continuare a donare al mondo una parte di quei sentimenti e di quelle emozioni che Sonia ha regalato, senza remore, senza paure e senza limiti, a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarla lungo il suo percorso di vita.

Conoscere e vivere del tempo con Sonia è stato un punto di svolta nella vita di tutti coloro che l’hanno incontrata.

Per tutti c’è stato un prima e un dopo. E ora c’è un vuoto enorme nella vita di chi le ha voluto bene veramente, così come dovrebbe esserci rammarico per tutti coloro che non potranno più conoscerla.

È per questo che, anche se mi rivolgo soprattutto alle persone con le quali Sonia ha condiviso anche solo una piccola parte della sua vita, ho voglia e necessità di parlare di lei, anche se concentrandomi solo su una piccola parte della sua vita, ma che le ha dato tanto e che, magari, potrebbe continuare a farla esistere ed essere presente tra noi, attraverso il contributo che ognuno si sentirà di dare...

…se poi riusciremo a far conoscere Sonia e questo progetto anche ai nostri amici e parenti e arrivare ancora più lontano… sono sicuro che lei ne sarebbe felice e sarebbe un modo semplice, come lo era lei, per restituirle una piccola parte di quello che lei ha dato a tutti noi e a questo mondo…

 

Questa era Sonia…

 

Il suo sorriso splendido e radioso, la sua gioia incontenibile e contagiosa, il suo entusiasmo travolgente semplicemente ti tramortivano, prima, e ti conquistavano, dopo.

Nel momento in cui entravi nel suo cuore, la sua energia, il suo modo di essere felice e il modo che aveva di condividerla, la sua voglia di essere parte della felicità degli altri, ti arrivavano addosso come l’acqua di un fiume in piena o come un’onda del mare e non riuscivi a frenarla. Contenere la forza dei suoi sentimenti era impossibile, così come farla smettere di ridere. Se poi iniziava a battere i piedi mentre rideva… ecco… a quel punto non potevi veramente fare nulla... l’unica cosa che potevi fare era dirle che le volevi bene e che eri felice lì, con lei!

Tra tutti, chi sapeva leggere meglio l’anima di Sonia erano i bambini. Venivano letteralmente conquistati dal suo sorriso, dal profumo della sua pelle, dalla sua voce. Ovunque, in qualsiasi parte del mondo. Nessuno di loro resisteva.

Quante volte ho visto i bambini girarsi per seguirla con gli occhi, cambiare espressione e sorridere ad un semplice incrocio di sguardi!

Tra le mille e mille cose che potrei raccontare di lei, ora, qui, desidero parlare di una delle infinite sfumature che la caratterizzavano e soprattutto parlare di uno dei suoi mondi e di una parte della sua vita che le ha regalato immense sensazioni di gioia: come lo chiamava lei… “Il mondo acquatico”...

 

…e il suo rapporto con l’acqua…

 

“L’acqua è il mio elemento… mi sento libera, sento solo me stessa ed il rumore dell’acqua, cerco il suo contatto con le mani, il suo scivolarmi addosso e il suo contatto sulla mia pelle mi fa stare bene”.

Nel suo cammino Sonia ha avuto una passione che per tanto tempo non ha esplicitato, ma che ardeva dentro di lei come il fuoco: la passione per l’acqua, intesa come elemento naturale con il quale si sentiva legata, e la possibilità di essere un riferimento per gli altri potendo insegnare nell’ambito dell’ambiente sportivo del nuoto.

Così è successo che, ad un certo punto, in una età in cui pochissime persone iniziano qualcosa di veramente nuovo ed impegnativo, lei ha deciso che avrebbe voluto diventare insegnante di nuoto, per aiutare gli altri a vincere la paura dell’acqua, riuscire persino a fargliela amare, dare sicurezza a chi non ne aveva, far divertire e far stare bene gli altri dando qualcosa di lei.

Con impegno e determinazione Sonia ha bruciato tutte le tappe e in soli due anni, partendo da zero, o meglio, partendo dai ricordi degli insegnamenti di nuoto ricevuti quando era piccola, ha preso il brevetto di istruttore di I e II livello della FIN (Federazione Italiana Nuoto), facendo inoltre corsi ed esperienze nei diversi settori dell’insegnamento del nuoto e dell’acqua fitness.

Ha iniziato a lavorare subito in più centri sportivi e piscine facendosi apprezzare da tutti, affrontando le difficoltà delle diverse situazioni e mettendosi sempre in gioco per migliorarsi e far stare bene le persone.

Sonia ha lavorato con bambini, future e neo mamme, adolescenti, adulti, anziani, persone diversamente abili. Attraverso loro, il mondo dell’acqua le ha dato tanto. Le ha dato riconoscimenti, soddisfazioni, amicizie, le ha fatto conoscere il mondo dello sport, quello bello, quello vero, fatto di passione, ma anche di limiti e paure da superare, insieme… il bambino che non si stacca dalla mamma, la signora non vedente che ha paura dell’acqua, il ragazzo che non ha mai nuotato, l’adulto che non riesce a fare più di 10 vasche. E tanto, tanto altro…

In questo suo mondo, Sonia ha potuto esprimere le sue capacità, le sue attitudini. Alla conoscenza tecnica e simbiotica dell’elemento acqua ha potuto unire la sua passione per la musica, la sua abilità a seguire il ritmo, la sua capacità di sentire ‘dentro’ le persone e dare loro qualcosa di sé. Ha trovato il modo per canalizzare la sua energia, il suo entusiasmo e di regalarne un po’ agli altri… ed è diventata un’insegnante di aquagym che hanno soprannominato “uragano Sonia”!

Quando accendeva lo stereo e alzava il volume… tendenzialmente sempre al massimo… iniziava a cantare, urlare, incitare, ballare, saltare, contare per dare indicazioni alle sue allieve e ai suoi allievi… e poi, normalmente andava sempre oltre il tempo consentito, semplicemente perché lei dava tutto, sempre, e poi, finché c’era musica, la lezione non finiva!!! Povere allieve e allievi!!!

 

IN RICORDO DI SONIA PER I BAMBINI DI AMICA ACQUA

 

Così ora sarebbe bello continuare a far vivere Sonia permettendo a chi non ne ha la possibilità, perché vive una situazione di difficoltà e di disagio, di conoscere e amare l’elemento acqua e poter far diventare l’acqua sua amica, come avrebbe voluto Sonia.

Chi la conosceva sa che avrebbe fatto il possibile per partecipare e dare il suo contributo ad un progetto come quello di “Amica Acqua” di Sport Senza Frontiere, una Onlus che lavora per l’inclusione sociale attraverso lo sport, di bambini e ragazzi, che vivono in condizioni socio economiche svantaggiate. Il progetto è rivolto alle mamme, ai papà e ai loro bambini di età compresa tra i 4 mesi e i 6 anni, provenienti dal circuito SPRAR (Sistemi di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Si tratta di famiglie che hanno affrontato e vissuto la traversata in mare per arrivare nel nostro paese a bordo di barconi precari, con i figli in braccio o in grembo e nel cuore la speranza di una vita migliore. Sono donne e uomini che spesso non conoscevano l’acqua e l’hanno vissuta per la prima volta come nemica. Attraverso i corsi settimanali di acquaticità di Amica Acqua si cerca di ridare a queste famiglie, la possibilità di recuperare il rapporto con l’acqua, non mostrandola più come nemica ma come uno spazio in cui si può praticare sport e stare bene, superando il trauma del viaggio.

I nuclei familiari attraverso l’attività di ambientamento all'acqua vivono un processo psicologico ed emotivo di trasformazione dell’acqua da nemica nel viaggio “della speranza”, ad amica (per approfondire potete cliccare nella colonna a fianco, sul progetto Amica Acqua, collegato a questa pagina di raccolta fondi). Il progetto 2020-2021 partirà alla fine di questo mese e parteciperanno a questo percorso 8 nuclei familiari, formati da mamme o papà e i loro piccoli bambini, ospitati dalla Piscina Fulvio Bernardini della UISP di Roma. Circa 16 persone avranno la possibilità di fare un'esperienza eccezionale, grazie al contributo di chi vorrà tenere ancora viva la memoria di Sonia.

Immaginate come lo avrebbe raccontato, con il suo sorriso e la sua energia, con il suo modo di condividere la sua felicità.

Per chi invece non la conosceva, mi piace sperare e pensare di essere riuscito in minima parte a raccontare il cuore e l’anima di una donna straordinaria e a far sentire che un piccolo gesto, una mano tesa ad aiutare, può essere importante, oltre che per gli altri, anche per noi stessi.

Grazie a tutti,

Ciao Sonia,

Giorgio, tuo B

.

P.S. Per sostenere i bambini e le loro famiglie nel progetto Amica Acqua e far in modo che Sonia continui a vivere attraverso di loro, DONA ORA e rendi felice un bambino con la sua famiglia.

 

IL RICORDO DI ANTONIO COLELLA – CAPO VASCA E COLLEGA ISTRUTTORE DI SONIA DAL 2015 AL 2019

“Esistono persone che quando le incontri per la prima volta sai che sono buone, buone dentro, sincere, di cui ti puoi fidare.

Una meravigliosa scoperta della vita, che armata di sorrisi e abbracci riesce a regalarti anche nelle giornate più grigie quel raggio di sole che porta il sereno.

Tutte belle parole, quasi sdolcinate, ma è difficile trovare qualcosa che non va; ogni tanto qualcosa da redarguirle la trovavo altrimenti che capo ero... il minuto di ritardo, qualche tecnica da affinare, eppure era come quando sgridi un figlio, quindi faccia arrabbiata ma solo amore nel cuore.

Nel nostro mondo dell'acqua, solo chi lo vive può capire quanto lavoro, fatica e amore ci vuole per poter essere un punto di riferimento per centinaia di bimbi, lo svago per tutte le signore dell'aquagym ed essere credibile, verso i genitori e i bambini, con una bambola in braccio mentre si tiene una lezione di babynuoto.

Noi, colleghi per qualche anno, poi io il ragazzetto oltre dieci anni più piccolo che divento il capo e lì, tra mille sfottò, tanto lavoro e tante risate, il "caponipote", io, un po' capo, un po' nipote e tu, la "zia" in questi 4 anni passati insieme.

La “zia” attenta e meticolosa che con un solo sguardo capì prima di tutti quando decisi di lasciare il lavoro.

Queste persone esistono e ti donano quel sorriso indelebile per sempre, forse non sono persone ma semplicemente angeli.”

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