C’è chi ha scoperto la corsa sui Navigli durante il lockdown. Chi già correva ma aveva bisogno di nuovi stimoli. Chi voleva mettersi semplicemente alla prova. 

Mettete 4 ragazzi…(sì, perché noi ci consideriamo ancora tali) che si incontrano e diventano amici, a scuola dei figli. Mettete un’altra ragazza che racconta come la Onlus per cui lavora abbia tanti progetti fra cui quello di aiutare i bambini fragili e in grande difficoltà. Aggiungeteci un pizzico di follia e inconsapevolezza. Ed il gruppo è fatto. 

L’anno scorso eravamo i “I B on the road”, quest’anno non potevamo non essere i “Runners for peace” perché tutti noi, nel nostro piccolo ,possiamo fare la nostra parte per l'Ucraina ovviamente, ma non solo. Iniziando, proprio dalla Milano Marathon. 

Sono frasi fatte direte? Per noi non è così. Ce lo hanno dimostrato le nostre storie personali, la passione con la quale, settimana dopo settimana, ci siamo allenati l’anno scorso e continuiamo ad allenarci in questi giorni con la nostra chat che finalmente ha iniziato a ribollire di messaggi, consigli e battute, fra un “secondo voi ce la facciamo?”, un “possiamo vedere prima il percorso?” e un “quanti km dobbiamo fare a testa?” con l’immancabile pensiero dell’arrivo e dei festeggiamenti ,sperando di essere sostenuti da una grande partecipazione. Ma prima di tutto, dobbiamo fare una cosa: facciamo una donazione. Basta una piccola cifra, per un grande gesto, di cui tutti abbiamo bisogno. Iniziamo da qui. Mentre per noi l’allenamento continua!

Ci vediamo il 3 aprile! Non mancate!