Cardiopatia, Mon Amour-Alice Piccolo
Cardiopatia, Mon Amour-Alice Piccolo

Cardiopatia, Mon Amour

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Essere un cardiopatico vuol dire saper contare i battiti ancora prima di saper leggere Topolino.

Essere un cardiopatico vuol dire giocare in porta con gli amici.

Essere un cardiopatico vuol dire saper misurare il proprio battito al ritmo della musica che si sta ascoltando.

Essere un cardiopatico vuol dire accettare i propri limiti e trovare nuovi modi per superarli.

Essere un cardiopatico vuol dire fare la manovra di Valsalva sperando che nessuno se ne accorga, nonostante il tuo viso assuma progressivamente sfumature crescenti di rosso.

Essere un cardiopatico vuol dire anche sopportare la solita battuta su “Cuore matto”.

Essere un cardiopatico vuol dire evitare di fare cose dannose senza privarsi comunque della felicità.

Essere un cardiopatico vuol dire evitare la discoteca perché i bassi “rimbombano in petto”.

Essere un cardiopatico vuol dire saper simulare di stare bene quando in realtà un po’ di batticuore c’è.

Essere un cardiopatico vuol dire odiare con tutto se stesso i fili dell’holter attaccati al petto.

Essere un cardiopatico vuol dire guardare la TV sdraiato per terra, perché il pavimento è più fresco.

Essere un cardiopatico vuol dire non aver paura di ammettere che non si riesce a fare qualcosa.

Essere un cardiopatico vuol dire quindi avere anche il coraggio di fare quelle stesse cose in maniera diversa.

Essere un cardiopatico vuol dire non avere paura di un po’ di dolore.

Essere un cardiopatico vuol dire dormire con le gambe accavallate perché, boh, si sta più comodi.

Essere un cardiopatico vuol dire saper ascoltare il proprio cuore in un mare di caos.

Essere un cardiopatico vuol dire essere Speciale e non dimenticarlo mai.

Amare un cardiopatico vuol dire saper attendere, trascorrere ore (che sembrano non passare mai) tra impotenza e speranza.

Amare un cardiopatico vuol dire fare il clown per lui senza il timore di sembrare buffi agli occhi degli altri.

Amare un cardiopatico vuol dire passeggiare lungo corridoi troppo corti, inventandosi nuovi percorsi.

Amare un cardiopatico vuol dire dribblare chiunque tenti di tenerti lontana da lui.

Amare un cardiopatico vuol dire svegliarsi di notte per controllare che dorma sereno (e ridere delle sue gambe accavallate).

Amare un cardiopatico vuol dire chiedergli almeno 100 volte al giorno se ha preso la pastiglia.

Amare un cardiopatico vuol dire saper riconoscere un malessere con un solo sguardo, ascoltando un respiro, osservando piccoli dettagli che solo tu hai imparato a conoscere.

Amare un cardiopatico vuol dire scegliere un luogo di vacanze in cui non faccia troppo caldo.

Amare un cardiopatico vuol dire condividere la vita con una persona che lotta e che non si arrende mai.

Amare un cardiopatico vuol dire imparare a dare il giusto peso a parole, persone e cose.

Amare un cardiopatico vuol dire essere al suo fianco sempre, perché tutto andrà bene, perché lotterete insieme.

Amare un cardiopatico vuol dire guardare al futuro con ottimismo, speranza, coraggio e tante risate che fanno bene al cuore (e allo spirito!).

Amare un cardiopatico vuol dire tenersi per mano, camminare fianco a fianco, cuore a cuore.

 

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