

A.P.P.A Onlus
Mission
L’Associazione Provinciale Protezione Animali nasce ad Ascoli Piceno nel 1986, quando alcune persone, quasi per caso, si trovano insieme a condividere un progetto, quello di farsi portavoce dei diritti dei più deboli e indifesi, gli altri animali non umani.
Ad Ascoli Piceno trent’anni fa non esisteva neppure l’ombra di una sensibilità collettiva verso gli animali, nemmeno verso quelli cosiddetti “da compagnia”: gruppi di cani randagi stazionavano persino in piazza del Popolo, liberi di riprodursi secondo natura; i proprietari scaricavano tranquillamente in strada gli “esuberi” e solo i cani più fastidiosi, o molesti per qualche persona “che contava”, venivano rinchiusi nel lager Castagneti, un garage annesso al mattatoio comunale dentro il quale, in 20 cunicoli di 60 cm per un metro circa, i malcapitati attendevano per qualche giorno la morte. Dopo il 1991 la situazione peggiora perché, se con la legge 281/91 viene vietato di uccidere i randagi, sono sempre gli stessi luridi cunicoli ad ospitare ad Ascoli gli scampati allo strangolamento degli accalappiacani.
L’APPA si è da sempre battuta contro le istituzioni locali, ASL e Comuni, per porre fine a questa barbarie; ma non si è limitata a produrre “carte”: autotassandosi e col proprio lavoro volontario i Soci affittarono e poi acquistarono una casa colonica nel comune di Appignano del Tronto, vi realizzarono dei box e da allora vi hanno ricoverato salvandoli dalla strada centinaia e centinaia di randagi.
Nel 1997, dopo anni di battaglie, anche grazie alla sensibilità dell’allora sindaco di Ascoli avv. Roberto Allevi, l’APPA è riuscita a far chiudere il lager Castagneti, dove, a dispetto della valanga di soldi spesi dalle amministrazioni pubbliche per mantenere in piedi la struttura, sono morti letteralmente marciti sui propri escrementi almeno settecento cani, spariti nel garage degli orrori tra il 15 agosto 1991 e l’8 agosto 1997, quando diciassette sopravvissuti, cogli occhi chiusi per il fastidio della luce, col pelo impastato di sterco e la pelle cotta dall’urina, coperti di strani parassiti, ammutoliti e vacillanti, sono stati finalmente tatuati e trasferiti al rifugio dell’APPA, ampliato proprio per ospitarli.
Da allora il rifugio APPA è andato via via crescendo per ospitare tutti gli animali bisognosi di un ricovero ed oggi ospita circa 250 cani.
Col tempo si è aggiunto anche un gattile per ospitare le dozzine di gattini salvati dalla strada o dai cassonetti della spazzatura in cui vengono gettati ancora vivi.
Ma l’APPA non si è limitata alla sola gestione della struttura. Ha organizzato sterilizzazioni di massa dei randagi, cani e gatti; ha promosso campagne di adozione e sensibilizzazione; ha sporto denuncia contro maltrattatori di ogni genere …
Abbiamo fatto molto, ma siamo consapevoli che molto altro resta da fare o da migliorare.
E’ per questo che chiediamo anche il tuo aiuto,
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sia finalmente possibile …
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