Un progetto di
E' una Promessa
Il cancro non si è fermato e i bambini devono continuare a curarsi. L’emergenza Coronavirus sta però complicando la vita di tutte quelle famiglie che sono obbligate a spostarsi per continuare a offrire ai loro figli le cure di cui hanno bisogno. Chiediamo aiuto per mantenere loro la promessa che gli abbiamo fatto.
La Nostra Promessa
La nostra promessa è non lasciare mai sole le famiglie che vengono a Roma a curare i loro bambini malati di cancro. Questa promessa vale ancora di più per chi è già stato accolto a Peter Pan e ora deve tornare per controlli, ulteriori analisi, trapianti e cicli di chemio. A causa del coronavirus dobbiamo accoglierli in strutture esterne, per non farli entrare in contatto con chi già sta vivendo nella Grande Casa di Peter Pan.
Da 25 anni manteniamo questa promessa. Non vogliamo fermarci ora.
L’accoglienza a Peter Pan durante l’emergenza
Abbiamo fatto fronte a tutte le spese emergenziali dei primi periodi e mantenuto attiva l’accoglienza nonostante la sospensione di tutti i turni dei volontari, provvedendo comunque a tutte le necessità delle famiglie. Collaborando con l’Ospedale Bambino Gesù riusciamo ancora ad accogliere nelle nostre Case le famiglie in dimissione protetta, ma siamo costretti a cercare strutture esterne per tutte quelle che tornano dalle loro di case per controlli programmati o per il proseguimento delle terapie. È per queste famiglie, per mantenere loro la nostra promessa che chiediamo aiuto.
I presidi igienico-sanitari
Ospitando bambini immunodepressi siamo abituati alle mascherine. I consumi però si sono ora decuplicati. Ne usiamo circa 5000 al mese. Abbiamo fatto fronte all’acquisto delle prime 10.000 ma a breve dovremo fare un altro grosso ordine. Inoltre abbiamo continuo bisogno di guanti e altri presidi igienico-sanitari per la prevenzione del contagio dal virus che per i bambini a Peter Pan sarebbe doppiamente pericoloso.
Il Sostegno Psicologico
Una diagnosi di cancro è un evento che colpisce duramente una famiglia, specie se deve lasciare la propria casa e i propri affetti per cercare cure migliori. L’emergenza Coronavirus ha complicato questo quadro. Con la sospensione del volontariato, dei laboratori didattici, delle gite e delle feste è venuta un po’ meno la rete di supporto che Peter Pan offriva nella Grande Casa alle famiglie accolte. In questo momento di isolamento e paura tanti papà e tante mamme sono ancora più in difficoltà. Diventa quindi fondamentale il sostegno psicologico.
Come utilizzeremo i fondi raccolti
Abbiamo raggiunto in due giorni i 5.000 euro indispensabili a coprire le primissime spese straordinarie e abbiamo deciso di non fermarci ora perché continuano ad arrivare a Peter Pan richieste di accoglienza da tutta Italia.
Questi sono degli esempi di come utilizzeremo le donazioni.
Con 30 euro sostieni le spese per l’acquisto di mascherine e presidi igienico-sanitari per le persone nella Grande Casa
Con 70 euro contribuisci all’accoglienza in strutture esterne per chi torna a Roma per controlli e terapie.
Con 100 euro ci aiuti a garantire il sostegno psicologico per tutti i genitori accolti a Peter Pan
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