Un Natale a braccia aperte-Mensa Amica e Coord. Volontariato Cervia
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Un Natale a braccia aperte

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Natale è per antonomasia la magia del ritrovarsi con i propri cari. Un camino acceso. L’allegria dello stare insieme, giocare con i propri bambini e scambiare i regali con tutta la famiglia. Natale è anche buon cibo sulle tavole. Sono le nostre mamme che stendono la sfoglia fin dai giorni prima delle feste per un buon piatto caldo di cappelletti in brodo. Natale è pura magia. Momenti unici e ricordi che ci accompagnano da quando siamo bambini a quando diventiamo noi stessi genitori e poi nonni.

Natale, però, ha anche un’altra faccia della medaglia.
Per moltissime persone Natale  ha un significato molto diverso: è il giorno dell’assoluta solitudine. Perché mentre siamo riuniti al caldo nelle proprie case, ci sono anche ragazzi, adulti, persone singole o intere famiglie che rimangono fuori, al freddo. Qualcuno indossa abiti sgualciti e rammendati come capita per far fronte alle temperature più gelide. Si riparano dal freddo come possono, tra cartoni che diventano “case” di fortuna o, i più fortunati, nella propria auto, quando rimane l’unica proprietà che ancora posseggono. Altri riescono a racimolare qualche moneta per sorseggiare una cioccolata calda, spesso l’unico “pasto”  della giornata.

Natale, alla fine, per chi come me è rimasto senza nulla se non il cuore, è un giorno che scorre come un altro. Per qualcuno, invece, è solo un giorno ancor più triste degli altri giorni perché ti senti un pesce controcorrente. Quando tutti sono riuniti in una casa con il camino acceso come nei film americani, tu sei fuori, al freddo, da solo a pregare di sopravvivere fino al giorno dopo. In quei momenti ti piomba addosso tutta la pesantezza dell’essere diverso, della diseguaglianza, dell’emarginazione, della solitudine, dell’essere l’ultimo della scala sociale, o quello a cui il passante non volge nemmeno lo sguardo.
Giuseppe, 53 anni.

Uomini e donne come te, giovani, adulti o anziani, che nella loro vita non si sarebbero mai aspettati di trovarsi così. Senza niente. Uomini e donne invisibili.

Per loro, in occasione di questo Natale, ti chiediamo di riservare un posto speciale alla tua tavola perché la magia del tuo Natale possa aprirsi alla solidarietà e all’altro. Perché una tua donazione si trasforma in cibo per tutti, grazie alla spesa offerta dall'Emporio Solidale, grazie ai pranzi e le cene preparati dai volontari di Mensa Amica che, garantisce anche abiti nuovi, docce per lavarsi o lavatrici per poter essere o sentirsi dignitori. 

Grazie alla tua donazione, anche solo del valore di un pasto che metterai sulla tavola questo Natale, garantisci un aiuto concreto a chi ogni giorno soffre per fame, solitudine e povertà e ci aiuti a rendere il nostro mondo un posto migliore, più accogliente. Un luogo che ti accoglie a braccia aperte sempre.

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