SiamoGrandi! Con te, di più!-Omphalos
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SiamoGrandi! Con te, di più!

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 “SiamoGrandi!” è un progetto di creazione di laboratori specifici per lo sviluppo e l’ampliamento delle abilità spendibili nel mondo del lavoro destinato a giovani con autismo ed altre disabilità intellettive proposto da Omphalos Autismo & Famiglie OdV.

 

Il Disturbo dello spettro autistico è un disturbo altamente invalidante che compromette alcuni ambiti dello sviluppo: comunicativo, relazionale e dei processi di pensiero.

Comprende forme molto diverse tra di loro, che prevedono disabilità residue di entità molto differente (da disabilità grave a compromissione soltanto leggera delle abilità di interazione sociale).
In accordo alle linee guida nazionali e internazionali, l’intervento abilitativo e educativo per questo disturbo deve essere specifico ed intensivo. L’approccio riconosciuto come più efficace dalla comunità scientifica è quello strutturato secondo i principi dell’Analisi Applicata del Comportamento.
La pratica dimostra come la didattica dei bambini e ragazzi con autismo è particolarmente efficace se si riesce a mantenere la necessaria intensività dell’intervento. Grazie alla diffusione delle competenze, sono numerosi i casi di giovani con autismo che, avendo fruito di un intervento ABA proficuo ed intensivo fin dalla tenera infanzia, hanno maturato un buon livello comportamentale, un buon  grado di adattamento sociale, una sufficiente padronanza delle competenze comunicative, un buon controllo psicomotorio, tutti fattori che in potenza potrebbero favorirne l’inserimento in attività lavorative vere e proprie.
Purtroppo, a causa delle carenze nella rete dei servizi e l’assenza di una gestione unitaria delle opportunità lavorative, sovente questi giovani non riescono ad essere collocati in un ambiente di lavoro in cui potrebbero mettere al servizio della comunità le competenze acquisite.
D’altronde, la stessa modalità di insegnamento che dopo tanti anni porta i frutti di cui si è detto, talora rende i ragazzi troppo dipendenti dall’input dell’adulto e dalla sua conduzione. Così, giunti al termine dell’Età Evolutiva e della carriera scolastica, per i giovani con autismo si aprono le porte dei centri diurni o di analoghi servizi pubblici e privati all’interno dei quali il giovane è troppo spesso un utente e non un protagonista e che comportano costi sociali crescenti.

L’esigenza che si manifesta, quindi, è quella di creare delle attività laboratoriali pratiche organizzate secondo logiche produttive para-aziendali che possano fare da ponte tra gli ambienti di natura scolastica frequentati fino a quel momento e gli ambienti lavorativi veri e propri del domani, con l’obbiettivo primario di acquisire metodologie di lavoro in autonomia e rarefare gradatamente la necessità di intervento del tutor.
Creare, seppure all’interno della sede associativa, un ambiente lavorativo a tutti gli effetti, caratterizzato da elementi specifici del lavoro quali orari, turni, modalità, abbigliamento, sicurezza, prestazione ed ottenimento del prodotto.
Superare la logica disabile-accompagnatore e promuovere i giovani, seppure in considerazione delle precipue fragilità di ciascuno, alla piena dignità di cittadinanza nel mondo dei pari.
Il progetto getta le basi perché si possa materializzare il traguardo più ambito degli sforzi di anni e anni di tutta la comunità educante.
Ovviamente, per ciascun obiettivo generale vi sarà un piano individualizzato nel quale verranno delineati gli obiettivi specifici per ciascun ragazzo in base alle abilità presenti, emergenti e da implementare.

Il Progetto prevede la creazione di tre attività laboratoriali principali:


• Laboratorio minuto mantenimento

Il laboratorio minuto mantenimento consta nella manutenzione strutturale della nuova sede di Omphalos OdV. Si tratta del noto complesso immobiliare fanese “Palazzi-Zavarise” già sede di una nota scuola paritaria gestita per anni dalle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto ed oggi acquisito da Omphalos.
Attraverso lo svolgimento della progettualità, i ragazzi impareranno ad eseguire in autonomia attività non specializzate ma indispensabili quali le pulizie, la raccolta differenziata, la manutenzione del verde, la tinteggiatura…
Le attività, quantunque di semplice esecuzione, offriranno la passibilità di incrementare le skill dei singoli partecipanti quali:
• Riconoscimento dei materiali;
• Smistamento dei materiali;
• Rispettare il calendario della raccolta comunale porta a porta (secco, umido);
• Matching tra materiale e corrispondente cassonetto;
• Seguire le istruzioni;
• Lavoro in piccolo gruppo in parallelo e condiviso;
• Carteggiare giochi e mobili in legno;
• pitturare giochi e mobili in legno;
• pitturare cancellate di ferro;
• pitturare magazzino esterno;
• pitturare casetta e nani da giardino;
• uso dell’idropulitrice.

Come detto, si tratta di attività semplici ma essenziali in qualsiasi tipo di struttura immobiliare di una certa dimensione a prescindere dalla destinazione d’uso. Grazie a queste semplici competenze, se ben acquisite, i giovani potranno in seguito essere impiegati con profitto dalle amministrazioni pubbliche e/o dagli enti come le cooperative di lavoro che svolgono manutenzione di immobili e fondi.

• Laboratorio azienda
Il Laboratorio azienda è frutto di intese intercorse con una nota impresa del settore dei casalinghi e forniture per attività commerciali e comunità. Grazie all’accordo, l’impresa esternalizzerà a beneficio di Omphalos il confezionamento di prodotti vari con difficoltà graduale che verrà eseguito in un ambiente appositamente allestito, attrezzato ed organizzato con modalità e logiche tipiche di una attività produttiva.
Si tratta certamente della parte del progetto più impegnativa perché è quella che si avvicinerà maggiormente ad una realtà produttiva del tessuto economico. Sarà importante procedere per gradi e per valutazione progressiva delle competenze secondo una graduazione di difficoltà del compito:
• indossare la divisa del lavoro/grembiule e guanti;
• cambio calzature;
• camice e guanti;
• individuazione della postazione;
• lettura e comprensione della scheda individuale;
• reperimento di eventuali utensili da impiegare,
• esecuzione del compito;
• ultimazione/ottenimento del risultato;
• fornitura di un feedback.
 
A differenza del laboratorio precedente, in cui il risultato è fondamentale, in questa azione sarà prevalente l’acquisizione di autonomie e condotte strutturate ed omogenee quali quelle che caratterizzano la generalità delle imprese di produzione, a partire dall’utilizzo dell’abbigliamento specifico e degli eventuali DPI.

• Laboratorio mosaico

Si tratta dell’obbiettivo più prestigioso e spendibile di questo Progetto.
E’ noto come l’Associazione Chiaro Scuro di Mondolfo, che opera dal 1998, stia creando un “unicum” nella installazione a beneficio dell’arredo urbano del lungomare di Marotta di centinaia di metri di bellissimi mosaici a contenuti e tecniche di vario genere, costituendo quella che è ormai divenuta un’attrattiva turistica vera e propria, un valore aggiunto all’offerta della località balneare.
Grazie all’accordo con Chiaro Scuro, Omphalos avvierà nella propria nuova sede un laboratorio permanente di mosaico la cui direzione artistica e didattica sarà affidata ad esperte ed esperti dell’associazione mondolfese. Il culmine di questa collaborazione, che avrà poi ampia eco nei mezzi di comunicazione di massa, sarà l’installazione tra i mosaici di Marotta di diversi metri di opere realizzate dai ragazzi di Omphalos.
Dal punto di vista riabilitativo di ciascun utente, l’attività consentirà il potenziamento delle seguenti aree:
• Motricità fine e grossolana;
• Coordinazione oculo-manuale;
• Matching 3D/2D;
• Utilizzo e generalizzazione di utensili e materiali vari;
• Pianificazione ed organizzazione del lavoro;
• Attenzione sostenuta;
• Seguire istruzioni singole e/o multistep;
• Rispetto dei temi di lavoro e di consegna del prodotto finale;
• Lavoro condiviso in piccolo gruppo.
A seguire e ben oltre la portata di questo progetto, potranno essere realizzate opere in favore di tutti gli altri comuni del circondario, con particolare riferimento a quelli di residenza di ciascun giovane partecipante.

Il progetto è rivolto ad adolescenti e giovani con autismo ed altre disabilità intellettive tra i 15 ed i 25 anni che risiedono con le loro famiglie nel comune di Fano e limitrofi.
Il numero massimo di partecipanti ammessi sarà di 10 per consentire un ambiente sereno e per permettere all’Equipe di dedicare sufficiente tempo di osservazione a ciascun ragazzo.
Le attività proposte e soprattutto la modalità di supervisione ed estrinsecazione delle azioni  sono pensate principalmente per ragazzi con disturbi dello spettro autistico, ma non c’è preclusione alla partecipazione di ragazzi con disabilità differenti per le quali l’approccio basato sull’Analisi Applicata del Comportamento si è sempre rivelato proficuo.
L’equipe sarà formata da una pedagogista ed uno Psicologo Analisti del Comportamento di comprovata esperienza e competenza che già collaborano con l’Associazione con esperienza pluriennale nel lavoro con bambini e ragazzi autistici.

In virtù del proprio bagaglio di competenze, questi professionisti hanno la capacità di osservare il ragazzo e la sua interazione con l’ambiente e le persone intorno a lui. A valle dell’osservazione sono in grado di dare istruzioni o suggerire modifiche agli educatori, che così possono lavorare con il giovane con il risultato atteso di favorire i comportamenti adeguati ed estinguere o perlomeno mitigare i comportamenti problematici.

I professionisti dedicheranno particolare attenzione alle modalità di attuazione della transizione della condotta degli educatori fino a convertire la loro funzione in quella dei pari.

I ragazzi saranno accompagnati da educatori/trici in considerazione dell’adattamento e delle problematiche comunicative e/o comportamentali. Trattandosi di giovani già seguiti da anni, la realizzazione del rapporto educativo 1:1 per tutto il tempo del progetto non è tassativa. Come detto, infatti, l’obbiettivo è quello di sfumare sempre più la presenza dell’adulto facilitatore e di sostituirlo gradatamente agli occhi dei giovani coinvolti con una figura sodale che divida gli impegni e le attività di raggiungimento degli obbiettivi.

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