Amate gli Animali
[ITA]
“Amate gli animali, Dio ha dato loro un principio di pensiero e una gioia senza inquietudine. Non li turbate, non li tormentate, non togliete loro la gioia, non andate contro le intenzioni di Dio …” (Fëdor Dostoevskij)
“Noi siamo legati intimamente agli animali e ne siamo intimamente attratti, anche se spesso non ce ne accorgiamo, o fingiamo di dimenticarlo. Sarà perché essi ci dicono da dove veniamo, un mondo nel quale – nel bene e nel male – noi e loro eravamo infinitamente più vicini. Sono lì a ricordarcelo, muti testimoni delle nostre origini, del nostro passato. Forse basterebbe chiedersi perché, da sempre, i bambini sono così attratti e affascinati dagli animali …
Probabilmente è cominciata una nuova tappa nella storia dell’umanità. Ci sono voluti secoli per arrivare a capire che la donna non è un accessorio del maschio, che i neri non sono inferiori ai bianchi, che i padri sono importanti quanto le madri per lo sviluppo dei figli, che l’omosessualità non è una malattia. E questo – pur con continui strascichi e rigurgiti – è avvenuto in uno spazio infinitesimo, se paragonato allo scorrere dell’umanità.
Tutto, oggi, corre più in fretta. Forse già domani impareremo che dobbiamo amare e rispettare il nostro pianeta, per preservarlo e difenderlo con i suoi animali (ai quali, secondo la frase di Dostoevskij, non dobbiamo togliere la gioia, che è anche la nostra gioia), le sue piante, le sue acque, la sua aria. Perché, per il momento, è l’unico pianeta che abbiamo. E qui, almeno per ora, dovranno vivere i nostri figli e i nostri nipoti.” (Maurizio Quilici, Non togliete la gioia agli animali)
-----
[ESP]
“Amen a los animales, Dios les ha dado un principio de pensamiento y un gozo sin inquietud. No los molesten, no los atormenten, no les quiten la alegría, no vayan en contra de las intenciones de Dios ..." (Fëdor Dostoevskij)
“Estamos íntimamente atados a los animales y nos sentimos íntimamente atraídos por ellos, aunque muchas veces no nos demos cuenta o pretendamos olvidarlo. Será porque nos dicen de dónde venimos, un mundo en el que – para bien o para mal – nosotros y ellos estábamos infinitamente más cerca. Están ahí para recordarnos, testigos silenciosos de nuestros orígenes, de nuestro pasado. Quizás bastaría con preguntarse por qué los niños siempre se han sentido tan atraídos y fascinados por los animales …
Probablemente haya comenzado una nueva etapa en la historia de la humanidad. Fueron necesarios siglos para comprender que la mujer no es un accesorio del hombre, que los negros no son inferiores a los blancos, que los padres son tan importantes como las madres en el desarrollo de los hijos, que la homosexualidad no es una enfermedad. Y esto – aunque con continuas secuelas y reflujos – tuvo lugar en un espacio infinitesimal, en comparación con la historia de la humanidad.
Todo, hoy, corre más rápido. Quizás mañana aprendamos que debemos amar y respetar nuestro planeta, preservarlo y defenderlo con sus animales (a los que, según la frase de Dostoevskij, no debemos quitarles la alegría, que es también la nuestra), sus plantas, sus aguas, su aire. Porque, por el momento, es el único planeta que tenemos. Y aquí, al menos por ahora, tendrán que vivir nuestros hijos y nietos”. (Maurizio Quilici, Non togliete la gioia agli animali – No les quiten la alegría a los animales –)