Rete del Dono Fundraising | Rete del dono Skip to main content

Fundraising

Fundraising

Rete del Dono Fundraising

"Il fundraising è l’insieme delle attività che un’organizzazione porta avanti per raccogliere i fondi di cui necessita. Si avvale di diversi strumenti e richiede una pianificazione strategica e progettuale in modo da riuscire a stabilire relazioni solide e durature."

Il fundraising è la ricerca dei fondi necessari ad organizzazioni nonprofit o enti non profit per svolgere le loro attività. Tali fondi possono arrivare da qualsiasi tipo di donatore: cittadini, aziende, fondazioni, enti pubblici, enti del terzo settore. Il fundraising non è soltanto una attività di raccolta fondi. Certo, quello è l’obiettivo finale, ma con questo termine si identifica nella maggior parte dei casi un concetto più ampio e complesso. L’attività di fundraising richiede pianificazione e strategia. Quella del fundraiser, infatti, è una vera e propria professione che prevede competenze specifiche. Esiste anche un evento a tema che si tiene ogni anno, il Festival del Fundraising, dedicato ai professionisti del settore. Dopodiché, ci si può comunque dedicare al fundraising anche su piccola scala, per far crescere organizzazioni non profit o progetti personali. Vediamo come.

Crea la tua raccolta fondi

Cosa si intende per fundraising?

Fundraising significa letteralmente “raccolta fondi” per uno scopo benefico. Anche se, come abbiamo appena visto, questo termine descrive un’attività ben più ampia. Originariamente l’attività di fundraising era appannaggio delle organizzazioni senza scopo di lucro, mentre oggi può essere portata avanti anche da servizi ed enti pubblici.

Quando nasce il fundraising?

Non esiste un’origine univoca del fundraising, perché la beneficienza e la cultura del dono hanno – fortunatamente – una lunghissima storia. Tuttavia, è possibile che l’attività di raccolta fondi sia stata portata avanti in modo abbastanza sistematico per la prima volta dalla Chiesa e dai sacerdoti in Europa e negli Stati Uniti. Qui ricordiamo l’esperienza di Henry Rosso, fondatore della prima scuola di raccolta di fondi al mondo, sostenitore del principio che il fundraising sia “l’arte di insegnare alle persone la gioia di donare”.

Come si fa il fundraising?

Per formulare un piano strategico di raccolta fondi occorre fin da subito organizzarsi e dedicare del tempo alla pianificazione. Il primo obiettivo che bisogna cercare di raggiungere non è raccogliere fondi. Bensì, lavorare sulle pubbliche relazioni con i potenziali donatori. L’attività di fundraising si basa sostanzialmente sull’acquisizione di nuovi donatori e sulla fidelizzazione di quelli già acquisiti. Quest’ultima attività è particolarmente importante e richiede maggiore attenzione e cura. Bisogna infatti fare in modo che i donatori aumentino la frequenza e l’entità dei loro contributi, evitando che si limitino a donare per una singola buona causa.

A livello di investimento e di ritorno, considerato anche il tempo necessario a svolgere le rispettive attività, il lavoro sui donatori già acquisiti è decisamente più vantaggioso rispetto a quello dedicato all’acquisizione di nuovi donatori, attività molto spesso in perdita. Attenzione però: i donatori non devono avere la sensazione di essere soltanto spronati ad elargire soldi. Un bravo fundraiser sa come compensare la donazione, stabilendo un legame di fiducia e coinvolgendoli a pieno titolo negli obiettivi da raggiungere. Il donatore deve essere felice di avere la possibilità di donare.

Cosa fa un fundraiser?

Il fundraiser è colui che lavora, come abbiamo appena spiegato, sulla relazione con i donatori. Inoltre, a livello pratico, si occupa anche di elaborare un progetto strategico di fundraising individuando:

• l’obiettivo della campagna di raccolta fondi
• il target al quale rivolgersi
• i canali da utilizzare

L’obiettivo deve essere chiaro, concreto e raccontato in modo dettagliato, in modo da attirare l’attenzione dei donatori. Rispetto al target, il fundraiser deve stabilire a chi rivolgersi e in che modo: chiedere di donare a un cittadino è diverso rispetto a chiedere un finanziamento a una un’impresa o a una fondazione. Di sicuro, in tutti i casi non funzionano gli appelli generici: è necessario studiare una comunicazione personalizzata e convincente. Infine, il fundraiser deve decidere su quali canali puntare e come equilibrarli:

• face to face (contatto diretto in luogo pubblico)
• incontri personali (ad esempio con dirigenti aziendali)
• digital fundraising (social media, e-mail, sito web ecc)
• pubblicità (tv, radio, stampa)
• eventi

Fundraising e Terzo settore

Il fundraising è utilizzato di frequente nel non profit e nel Terzo settore, o comunque da parte di tutte quelle realtà che reinvestono i propri utili per una causa sociale o scopi benefici. Grazie all’impatto positivo delle proprie attività, questi soggetti possono infatti stabilire una relazione basata sulla condivisione di valori con i donatori. Tramite il fundraising, gli enti del Terzo settore possono portare avanti le proprie attività mantenendo libertà e indipendenza. Infatti, la donazione è sempre spontanea e non stabilisce alcun vincolo o indirizzo. Anche nel caso in cui a donare siano fondazioni o imprese. Per le associazioni non profit e di volontariato, infatti, è importante mantenere autonomia di valori e di azione.

Corporate fundraising

Parliamo di corporate fundraising quando un’organizzazione non profit raccoglie fondi collaborando con le imprese. Anche in questo caso (anzi, a maggior ragione) non si tratta di chiedere dei soldi ad un’azienda, ma di stabilire con chi ne fa parte una relazione, in modo da conquistarne la fiducia. La relazione deve portare un vantaggio anche all’azienda, non solo a chi beneficia dei contributi economici. Solitamente, si tratta per di un ritorno a livello d’immagine, ma non solo. Collaborando ad esempio con un ente del Terzo settore l’azienda accede ad un nuovo target con il quale può stabilire un dialogo. Parliamo di collaborazione non a caso: l’attività di corporate fundraising si porta avanti insieme, richiedente e impresa donatrice, individuando gli strumenti e i percorsi più adatti da seguire in base alle esigenze di entrambi i soggetti in campo.

Scopri di più su Rete del Dono

Quali sono le differenze tra Fundraising e Crowdfunding?

Fundraising e crowdfunding non sono la stessa cosa. Il crowdfunding è uno degli strumenti che il fundraiser può scegliere di utilizzare. Una campagna di crowdfunding è una raccolta fondi dal basso, destinata ad un obiettivo specifico e con una durata predeterminata, basata sul coinvolgimento di tante persone. Il fundraising può puntare anche su altri strumenti: 

• partecipazione a bandi pubblici o privati;
• organizzazione di eventi;
• sponsorizzazioni;
• campagne pubblicitarie;
digital fundraising, oggi considerato il canale prioritario per la sua capacità di mettere in contatto le organizzazioni con un pubblico molto vasto (e-mail marketing, campagne di advertising, newsletter, e-commerce solidale, social network).

Contattaci
Per informazioni o supporto tecnico
Se sei un personal fundraiser scrivi fundraiser, se sei un privato scrivi privato.
CAPTCHA
Questa domanda serve per verificare se sei o meno un visitatore umano e per prevenire l'invio automatico di spam.