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La Guida di Rete del Dono La Community

Una campagna di crowdfunding ha successo nella misura in cui riesce ad attivare e coinvolgere una community. È fondamentale, prima della campagna, fare un’accurata analisi della stessa per capirne composizione, come e quando coinvolgerla, con quali strumenti e con quale tempistica e come declinare il messaggio sui diversi target: in definitiva impostare una strategia di comunicazione.

Se il tuo database è anche solo parzialmente profilato, cioè se hai registrato qualche informazione in più rispetto a nome-cognome-indirizzo email, riuscirai a costruire dei sottoinsiemi, dei “cluster” di persone che potrebbero avere diverse capacità di dono. In questo caso avrai informazioni utili per diversificare i messaggi da inviare e per scegliere le modalità più adatte per coinvolgere ciascuno di essi.

Se non hai mai fatto nulla in questo senso, può valere la pena capire se queste informazioni sono comunque a disposizione della tua organizzazione, ma stanno nelle teste delle singole persone o nelle rubriche di ciascuno piuttosto che nelle memorie dei cellulari. Se cosi fosse, approfittane per “patrimonializzare” queste preziosissime informazioni e trasferirle su un file condivisibile con tutti.

Chi coinvolgere?
Una volta raccolti tutti i contatti e studiato il database, è possibile lavorare sulla strategia di coinvolgimento. La strategia vincente è quella “a spirale”: si coinvolge prima chi si conosce bene, persone con le quali c’è un rapporto di fiducia e che si attivano più facilmente, per arrivare alla cosiddetta "crowd", folla in inglese.

Rete del Dono Guida ONP Community

I primi promotori e donatori della raccolta fondi sono parte integrante della tua realtà: i membri del CDA, lo staff, i volontari e tutti coloro che vi gravitano intorno. Quello che noi chiamiamo zoccolo duro sono invece i donatori fedeli e che ti sostengono da sempre oppure nuovi donatori che ti conoscono da poco ma carichi di energia e entusiasmo. Persone, insomma, sulle quali senti di poter contare.

Naturalmente, anche le aziende “amiche” – quelle che già ti sostengono e ti seguono – fanno parte della tua community di riferimento e la loro attivazione per la tua causa può essere importante ai fini di dare maggior viralità alla campagna e del raggiungimento del tuo obiettivo.

Gli influencer possono essere personaggi famosi o semplicemente anche i tuoi sostenitori che vogliono metterci la faccia e promuovere, in prima persona, la campagna di raccolta fondi investendo il proprio tempo e le proprie competenze a supporto della causa. Avere il loro supporto significa raggiungere il crowd, ovvero nuovi contatti esterni. Come figura non sono fondamentali e non è detto che siano presenti nella tua cerchia di conoscenze, ma se ci sono conviene ingaggiarli.

Come coinvolgere la tua community?

Per strutturare un efficace strategia di coinvolgimento della tua community fai un’attenta analisi e prepara il tuo piano editoriale, pensando a chi stai comunicando e in quale fase della raccolta sei. La tua community, inoltre, può diventare protagonista della tua comunicazione: quando il progetto comincia a decollare, puoi pensare di promuoverlo riportando messaggi o testimonianze di donatori o di influencer attivi per la tua causa.

Con quali canali?

Per coltivare i rapporti con la tua community e promuove contestualmente la tua campagna di raccolta fondi, utilizza tutti i canali digitali a tua disposizione:

· Sito web
· Email Marketing (DEM e Newsletter)
· Messaggistica (WhatsApp e Telegram)
· Social media (Facebook, Instagram e LinkedIn)