Comunità Ebraica di Torino: la storia
Durante il Medioevo, gli ebrei in Italia erano spesso soggetti a restrizioni e discriminazioni. Tuttavia, a partire dal XIX secolo, con l'ascesa dell'era dell'illuminismo e il progresso delle idee di uguaglianza e tolleranza, gli ebrei di Torino hanno gradualmente guadagnato più libertà e diritti.
Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, la comunità ebraica di Torino, come molte altre comunità ebraiche in Europa, ha subito gravi sofferenze a causa delle politiche anti-ebraiche del regime fascista di Benito Mussolini e dell'occupazione nazista. Molti ebrei torinesi furono perseguitati e deportati nei campi di concentramento, causando una perdita significativa per la comunità.
Dopo la fine della guerra, la comunità ebraica di Torino ha cercato di ricostruirsi e di ristabilire una presenza vibrante nella città. Nel corso degli anni, la comunità ebraica di Torino ha continuato a mantenere le proprie tradizioni, celebrazioni e istituzioni culturali. La sinagoga principale di Torino, la Sinagoga di Torino, è un importante luogo di culto e un simbolo della presenza ebraica nella città.
La comunità ebraica di Torino è stata attiva nel promuovere l'educazione e la cultura ebraica, nonché nel sostenere iniziative sociali e umanitarie. La comunità ebraica gestisce la sinagoga di Torino, in Piazzetta Primo Levi 12, vicino la Stazione FS Porta Nuova e la scuola ebraica. La comunità di Torino lavora per promuovere il dialogo interreligioso.
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