Quando abbiamo iniziato il progetto, a Shkors mancava l’acqua per l’irrigazione. Fino all’anno precedente mancava addirittura quella potabile e le famiglie erano costrette a raggiungere una fonte per riempire bottiglie e taniche.

La piana era quindi in stato di semiabbandono, soltanto pochissimi campi erano coltivati, principalmente a grano o altre colture per fare fieno, altri campi erano dedicati al pascolo ed infine, la maggior parte, completamente desolati.

Due anni dopo sono circa 3 gli ettari di vigneto coltivati dalle famiglie del villaggio e l’acqua è disponibile per chiunque ne faccia richiesta.

Sono però tante famiglie ancora che desiderano iniziare un’attività per avere un futuro senza dover emigrare nelle grandi città o all’estero.

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