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#professione spaccapietre

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Gli spaccapietre sono ad oggi considerati veri e propri schiavi dell'era moderna.

Sukhumbasi, che in nepali significa "senza terra", gli spaccapietre vengono sfruttati dai procacciatori di affari e discriminati dalla comunità locale.

Per vivere estraggono sassi dal letto del fiume, li trasportano caricandoseli sulle spalle o sulla testa fino alle capanne dove si occupano di frantumarli con arnesi di fortuna. Nonostante la fatica ed i rischi, il loro profitto è minimo: meno di un euro al giorno.

Al ritorno da una lunghissima giornata di lavoro ad attenderli c’è una capanna fatta di rami secchi e teli di plastica priva di qualunque servizio: mancano l’acqua potabile, l’elettricità ed i servizi igienici. Durante i monsoni l’acqua entra da molteplici fessure, in inverno la struttura non è sufficiente a difendersi dal freddo e d’estate la plastica cattura e moltiplica il calore, creando all’interno della stessa un’afa insostenibile.

Apeiron lavora con gli spaccapietre del fiume Agarakhola dal 2008, li aiuta ad integrare lo scarno reddito grazie ad attività alternative, ad assicurare ai figli un'istruzione scolastica e ad ottenere un'assistenza medica di base.

Ora vogliamo fare di più: con il tuo aiuto vogliamo aiutare 4 famiglie di spaccapietre a costruirsi un'abitazione stabile e dignitosa (in cemento!!!) e a ricominciare una nuova vita.

DONA ORA: aiutaci a trasformare quello che ad oggi è solo un sogno lontano in realtà!

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