Sosteniamo lo "SPAZIO SCUOLE" - XXXIII Festival di Cinema Africano di Verona - KALEIDOSCOPE
Il Festival del Cinema Africano di Verona, giunto alla sua 33^ edizione, si configura sempre più come un mosaico di collaborazioni, di stimoli, immagini ed emozioni che attraverso lo schermo si riversano sul nostro tessuto sociale e lo rivitalizzano favorendo una fitta rete di relazioni. Verona è stata la prima città in Italia a proporre un focus sul cinema Africano nel 1970..
Il cinema è innanzitutto arte ma, nella sua valenza sociale, è soprattutto un luogo d’incontro dove poter rapportarsi con gli altri, uno spazio per condividere sensazioni ed emozioni che ciascun spettatore potrà portare "sulla scena" della propria vita, così da arricchire e definire la propria identità.
il Festival non si limita alla mera presentazione dei film africani di maggior successo dell’anno in corso. Il Comitato è fortemente impegnato a sensibilizzare le giovani generazioni di studenti verso comportamenti “accoglienti” e pro-attivi nei confronti dei coetanei stranieri all’interno dei plessi scolastici; e per tale fine si avvale dello strumento filmico per far conoscere l’Africa con gli occhi e il cuore dei ragazzi africani, attori o registi che siano.
Coinvolgere il mondo della scuola in questo progetto di Cinema Africano, ha l’obiettivo non solo di favorire la partecipazione degli studenti in un'iniziativa di respiro internazionale, ma principalmente quello di proporre cinema di qualità e, contemporaneamente, promuovere la scoperta dell’altro in un contesto di dialogo interculturale.
Il cinema può essere, infatti, uno strumento “potente” perché permette di “vedere”: processo indispensabile se si desidera conoscere. Grazie alla sua capacità narrativa e al fattore emozionale, sa proporre situazioni che possono suscitare dialogo, interazione e, non da ultimo, evidenziare pregiudizi e luoghi comuni mettendoli in discussione.
Ed è proprio per queste ragioni che crediamo sia importante tenere in calendario lo SPAZIO SCUOLE. La crisi economica che stiamo tutti vivendo ha visto tagliare in maniera drastica il settore cultura ed istruzione ed è diventato difficile portare avanti certe iniziative. Lo scorso anno 2.700 studenti e 110 insegnanti hanno potuto fruire di questo servizio e i riscontri che abbiamo avuto sono stati di grande partecipazione e interesse. Al cinema così come durante le assemblee d’istituto all’interno delle scuole, i ragazzi vengono catturati dai film proposti e sono poi incentivati ad intervenire durante il dibattito conclusivo moderato da un regista, da un attore o da un critico cinematografico proposto dal Festival. Questa modalità di “laboratorio educativo” permette di andare ad esplorare il “dietro le quinte” di un film, sia dal punto di vista tecnico che di quello tematico. Attraverso il dibattito, i ragazzi comprendono meglio i significati di alcune scene, l’espressione di certi attori, le motivazioni di alcune frasi o riferimenti. Tutto assume un valore più pieno ed importante rispetto alla consueta lettura acritica che siamo abituati ad utilizzare quando guardiamo un film in televisione.
Gli studenti sono chiamati ad avere un ruolo più attivo nelle valutazioni cinematografiche della Direzione Artistica del Festival attraverso la creazione di una giuria studenti dedicata che assegnerà il PREMIO GIURIA SCUOLE. È una iniziativa importante che rafforza l’idea del protagonismo e della partecipazione delle nostre giovani generazioni anche ad eventi culturali di una certa importanza, come il Festival di Cinema Africano i cui film sollecitano gli studenti ad usare la fantasia per andare oltre il proprio contesto quotidiano e veicola informazioni in maniera diretta e accattivante.
Il valore del progetto SPAZIO SCUOLE del Festival non è misurabile in prima istanza, ma sicuramente contribuisce a creare mentalità critiche anche verso comportamenti xenofobi e ghettizzanti. Per tale ragione, attraverso il sistema del crowfunding promosso da RETEDELDONO, non vogliamo far morire lo SPAZIO SCUOLE del Festival, anzi vogliamo che cresca ancora di più, e chiediamo a chiunque di contribuire a formare una società più aperta, evoluta e sostenibile anche attraverso iniziative come la nostra.




