Apicoltura ad Achiote

Per conto del Centro “El Tucan”, Achiote, Panama

Da 1977 l’ONG CEASPA lavora a contatto con le comunità rurali panamensi per promuovere uno sviluppo equo e sostenibile nel rispetto del territorio e di chi lo popola.

Nel 2003 ha costruito il centro EL TUCAN nella piccola comunità di Achiote, un paese di 700 persone che vivono di allevamento e coltivazione del caffè. Il Centro è stato realizzato con lo scopo di sviluppare un turismo ecosostenibile della foresta tropicale che circonda il villaggio, formare guide ornitologiche, costruire sentieri, valorizzare i prodotti locali e creare fonti di reddito alternativo.

Da qualche anno faccio visita a questa comunità ed ho pensato di dare un contributo concreto al loro operato attraverso il mio hobby principale, l‘apicoltura.

Nelle foreste del Centro America non troviamo le api che tutti noi conosciamo: infatti il Genere Melipona, che sono le api più abbondanti nell’area, è composto da insetti di piccole dimensioni e senza pungiglione, che producono un miele dal profumo e sapore molto intensi.

Purtroppo, se fino a qualche anno fa erano molto diffusi, negli ultimi anni hanno subito un forte declino a causa della distruzione del loro ambiente per far spazio ad allevamento e agricoltura.

Con i soldi raccolti vorrei costruire presso il centro “El Tucan” un piccolo meliponario per la produzione di miele, meliponario che verrà seguito dalle persone di Achiote, che avranno cosi modo di imparare un mestiere nuovo, proteggere la foresta circostante e in futuro formare a loro volta altri apicoltori.

I soldi saranno usati per l’acquisto delle arnie, la costruzione di una struttura in legno con tetto in lamiera per  contenerle, il materiale necessario alla gestione ordinaria (contenitori per l’alimentazione invernale, nastro isolante, trappole per parassiti etc..) oltre che al necessario per la raccolta ed invasettamento del miele prodotto.

Il progetto è pensato in modo che si possa autosostenere con la vendita nell’arco di un paio di anni dal suo inizio.

Ah dimenticavo, mi chiamo Yari Roggia e vi ringrazio molto per il vostro contributo