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Futuro semplice
L’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro è diventata una delle questioni più critiche. A Milano, come in tutt’Italia, chi ha tra i 15 e i 24 anni è vittima dell’impatto della crisi economica. Nella Città Metropolitana di Milano solo 1 giovane su 3 di età inferiore ai 25 anni partecipa al mercato del lavoro.
La situazione si complica per i giovani che vivono condizioni di fragilità familiare, sociale e personale, condizioni che in molti casi si traducono in situazioni di disagio, marginalità e rischio di esclusione sociale.
L’avvicinamento al lavoro è spesso passaggio cruciale per questi ragazzi. Da un lato il confronto con la realtà lavorativa rappresenta un’importante occasione di sperimentazione individuale, di possibile crescita personale, di passaggio alla vita adulta e favorisce l’integrazione sociale.
Dall’altro lato l’accesso al lavoro si configura come necessità per favorire e accelerare il processo di acquisizione dell’autonomia sia sul versante personale che su quello economico
I ragazzi e i giovani destinatari del progetto sono in una situazione in cui il nucleo familiare d’origine è assente, oppure, se è presente, non è in grado di provvedere in maniera adeguata e per tempi medio-lunghi al mantenimento dei figli.
Il progetto predispone interventi funzionali ad assicurare, nel più breve tempo possibile, condizioni di autonomia e capacità di autosostentamento per 52 ragazzi tra i 16 e i 21 anni.
Mario, 16 anni, vive in comunità da tre anni. Frequenta l’Istituto Professionale per panificatori “M. Mazzarello delle Salesiane di Don Bosco” a Cinisello Balsamo. Nel 2005 suo padre è morto dopo essersi ammalato. Sua mamma, da sola, non era nelle condizioni di mantenerlo e prendersi cura di lui. Per questo Mario è stato accolto in una delle comunità educative di COMIN. Qui vive con altri 9 minori tra i 7 e i 19 anni e con gli educatori. Da grande Mario vorrebbe diventare un panettiere. Il suo sogno è poter comprare un camper, un giorno, e viaggiare per il mondo con la sua fidanzata.
In Italia 1 bambino su 7 nasce povero, 1 su 20 assiste a episodi di violenza domestica. La comunità per minori, in situazioni come quella di Mario, è tra le soluzioni per crescere bene. Nelle situazioni meno critiche, le famiglie fragili con minori possono contare sul supporto di servizi come l’ADM – Assistenza Domiciliare per Minori – e i Centri Diurni.
Il progetto accompagna nel percorso verso l’autonomia giovani come Mario.
Grazie al tuo contributo, COMIN accompagnerà al raggiungimento dell’autonomia i minori dai 16 anni in su e i neo maggiorenni fino ai 21 anni di età.
Oggi sono 52 i minori seguiti da COMIN che hanno un’età compresa tra i 16 anni e i 21 anni.
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