Insieme si può!-Cooperativa Martinengo
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Insieme si può!

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In questi anni sta aumentando esponenzialmente la richiesta di ospitalità di minori in quanto i genitori – sempre più spesso le famiglie sono monogenitoriali - non riescono a conciliare gli orari del lavoro con i bisogni dei figli e si trovano costretti a lasciare i minori a casa soli a lungo con i rischi che ne conseguono.
Le richieste di ospitalità riguardano soprattutto ragazzi che frequentano la scuola secondaria primaria (dal lunedì al venerdì 11 mesi all’anno) e i bambini della scuola primaria in occasione di scioperi, festività scolastiche, periodo estivo.
L’accoglienza avviene in tutte le sedi operative della Cooperativa ma in particolar modo all’interno della Casa di Sam dove quotidianamente pranza una media di 65 persone al giorno e dove sono accolti complessivamente 71 minori.
La casa di Sam o dell’Amicizia è nata dall’esigenza di qualificare un luogo di accoglienza con un ambito educativo stringente in corrispondenza all’evidenziarsi della domanda sociale: le condizioni di lavoro, la presenza di numerose famiglie monoparentali, la difficoltà di integrazione delle famiglie straniere, il grave empasse generato dalla malattia di un familiare hanno reso difficile ai genitori assumersi interamente l’impegno educativo. Tale funzione genitoriale ha sempre più bisogno di essere sostenuta, anche a causa delle fragilità emerse durante la pandemia. Infatti la pandemia ha ampliato in maniera esponenziale il disagio dei ragazzi. Come non mai ci siamo trovati e continuiamo ad affrontare il rischio della dispersione scolastica e dell’abbandono di percorsi formativi. La stima sui risultati scolastici 2020/2021 ha mostrato un netto peggioramento degli abbandoni e del rischio di bocciatura, pari a circa 1/3 dei ragazzi, dato peggiore rilevato in trenta anni di lavoro e in 15 anni di attività del centro. A questo si aggiunge la fragilità di genitori e insegnanti che faticano a sostenere i giovani nella loro crescita.

La sfida è proprio questa: offrire un luogo, un “domicilio ausiliario” che sostenga i figli e le loro famiglie nell’affrontare le difficoltà, perché “insieme si può!”.

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