Non fermare il cuore!-RIANIMAZIONE
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Non fermare il cuore!

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In Italia ogni anno si registrano 60.000 decessi per arresto cardiaco, ovvero 168 al giorno, circa 7 ogni ora.


Quando ci troviamo di fronte ad un caso di arresto cardiaco, la prima cosa da fare è comprendere la gravità della situazione e allertare i soccorsi del 112 al più presto possibile. Purtroppo, spesso accade che i soccorsi non arrivino sul posto entro i primi 10 minuti, limite entro il quale l’arresto cardiaco può causare la morte.


Intervenire con efficaci manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP), in attesa dell’arrivo dei soccorsi, potrebbe essere vitale per la persona colpita da arresto cardiaco. La percentuale di sopravvivenza è infatti strettamente legata alla tempestività dell’intervento di soccorso. Per questo, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, chi è testimone di un evento drammatico, deve poter intervenire. Grazie a queste manovre sarà possibile pompare meccanicamente il sangue nel corpo, proseguendo, seppur in modo ridotto, all’ossigenazione di organi e tessuti.


Si capisce chiaramente quanto un soccorritore senza mezzi, con la sola possibilità di intervenire mediante la respirazione artificiale e massaggio cardiaco, abbia scarse chance di ossigenare in modo ottimale organi e tessuti, quindi si rende necessario il pronto impiego di un defibrillatore.
Infatti, non tutti sanno che l’utilizzo, entro pochissimi minuti, di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), utilizzabile anche da personale non sanitario, opportunamente formato, potrebbe salvare la vita alla persona colpita da arresto cardiaco nel 70%-80% dei casi.

L’unico modo, quindi, per contrastare in maniera efficace l’arresto cardiaco è la presenza capillare sul territorio di defibrillatori: scuole, condomini, università, luoghi pubblici, società sportive, aziende, centri commerciali, mezzi di trasporto, etc.

Il defibrillatore è un dispositivo che invia, solo se necessaria, una scarica elettrica al cuore per ripristinarne il regolare ritmo. Questo dispositivo è a prova di errore, non è possibile erogare scariche a soggetti che non ne hanno necessità, poiché è il dispositivo stesso a comprenderlo.


La disponibilità dei defibrillatori ed il pronto impiego, associati ad attività informative e di sensibilizzazione in materia di primo soccorso, potrebbero salvare solo in Italia tra le 42.000 e le 48.000 vite ogni anno.

CON QUESTO PROGETTO DESIDERIAMO RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO DI €1000,00 PER L'ACQUISTO DI UN DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO A DISPOSIZIONE DELLA NOSTRA POPOLAZIONE!

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