Una foto, un ricordo gioioso che riemerge improvviso, son passati dieci anni. Giornata bellissima, di risate e arrabbiature, pioggia, cambi volanti al freddo ed improbabili prestazioni sportive. Una staffetta corsa sotto il diluvio. E allora perché non riprovarci dopo tanto tempo? E dove se non a Roma, uno dei percorsi più belli in circolazione? La Maratona di Roma e quattro amici, una formazione eclettica e di grande spessore!

Gianluca (Pikkio) unico vero componente del quartetto con spiccate doti atletiche e un passato di gloriosi successi, oggi eccelso gelatiere. Marcolone (Gedeone) il gigante buono, sempre sorridente dalle lunghe leve e dal passo felpato, un pochino appesantito dal trascorrere del tempo, ma sempre pronto a nuove sfide. Marcolino (Marcocau) ciclista ostinato e pregevole finesseur, amante della bonarda, con il solo difetto di essere juventino. Vito (Catozzo) corridore “boschivo” che sacrificherà le sue gambette storte sull'altare del glorioso sampietrino romano.

Insieme abbiamo deciso di correre per Sport Senza Frontiere, ONLUS che lavora per un mondo in cui lo sport sia accessibile a tutti e sia riconosciuto e utilizzato come strumento di educazione, prevenzione, inclusione e coesione sociale. Sport Senza Frontiere persegue in via esclusiva finalità di solidarietà sociale nel settore dell’assistenza educativa e socio-sanitaria in favore di persone vulnerabili attraverso la realizzazione di interventi di inclusione sociale tramite la pratica sportiva, in modo particolare nei confronti di minori in condizione di disagio socio-economico e a rischio di esclusione ed emarginazione.

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Marcolino in apnea!

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