Un'iniziativa di
Nicolò
Elefante e Farfalla
Buongiorno a tutti, sono Antonio e vorrei lasciare alcune riflessioni sulla mia pagina di personal fundraising.
Mi riferisco allo stralcio di due testi letti in diversi momenti e scritti da Alessandro D’Avenia sulle pagine del Corriere della Sera e da cui traggo alcune considerazioni.
Il mondo non è una biglia blu mare che danza secondo le leggi della fisica alla periferia di una delle infinite galassie dell'universo. Troppo poco. Mondo è la relazione che ciascuno stringe: con sé, con le cose e le persone. (Cit. Alessandro D’Avenia)
Un poeta non aveva mai visto il mare. Si mise in viaggio. Si fermò in una locanda e confidò all'albergatore la sua ricerca. L'uomo gli rispose che era ormai vicino, avrebbe potuto raggiungere la meta l'indomani. Il poeta passò la notte a rigirarsi nel letto della sua camera nell'insonne attesa. Il giorno dopo l'albergatore lo vide tornare e gli chiese come era andata, ma il poeta rispose che non aveva visto il mare e non aggiunse altro. Come era possibile? La curiosa scena si ripeté per due o tre giorni, fino a quando il poeta tornò raggiante: ce l'aveva fatta! E come? Chiese incuriosito l'albergatore. Da una barca giunta a riva erano scesi dei pescatori: li aveva osservati, aveva parlato con loro fissandoli negli occhi. E finalmente, in quei corpi e in quelle voci, aveva visto il mare. (Cit. Alessandro D’Avenia)
Io, invece, da camminatore mi sono sempre rifatto a questa considerazione di Antonio Machado:
Viandante, sono le tue orme
il sentiero e niente più;
viandante, non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando
E camminando, ne ho percorsi di sentieri, ma quello più importante è stato quando ho scoperto che si può donare la propria attività in manifestazioni dove allo sport si aggiunge l’attività di charity, un programma di raccolta fondi solidale che ogni anno vede coinvolte organizzazioni non profit e migliaia di runner che corrono per loro.
Questo è stato lo sprone per iscrivermi alla dodicesima avventura nella Milano Relay Marathon. Con mio figlio Nicolò, Andrea, storico staffettista, Simone, Diego e 10 altri atleti (di cui 8 del Cral dell’azienda Basf che ringrazio vivamente e due new entry che avranno il piacere di vivere un’avventura entusiasmante) regaleremo il sogno a una persona con disabilità, costretta da alcuni anni, a muoversi in carrozzina, di vivere la competizione sportiva.
Ci sono tante buone cause per le quali vale la pena aprire il portafoglio e dare un contributo. Ma, tra le tante iniziative di beneficenza sbandierate sui social, si possono nascondere anche delle truffe e diventare l’alibi per astenersi, ma se tu vuoi aderire al nostro progetto, puoi supportare le iniziative della sede AISM di Milano (e che trovi nel loro sito) facendo una donazione. Ti ringrazio anticipatamente
Antonio Borona