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I'M Possible!

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Siamo due ragazzi diabetici di Tipo 1 con storie diverse ma con un comune obiettivo: dimostrare che questa malattia non è un limite e che non ci sono ostacoli che non possano essere superati, per quanto difficili!, e questa iniziativa lo dimostra:

In questo momento Simone sta preparando la Maratona di Londra, dove spera di stabilire un nuovo record personale e un nuovo Guinness dei primati, mentre Leonardo si trova in Brasile, durante un viaggio in Sudamerica della durata di diversi mesi,

Correremo però insieme la Maratona di Milano per supportare la ricerca e la Fondazione Italiana Diabete, come?

  • Simone correrà fisicamente a Milano i primi 35Km della Maratona, per poi fermarsi (non può correre una maratona intera due settimane prima della Maratona di Londra);

  • Leo correrà i restanti 7Km e 195m in diretta Instagram dal Brasile, completando così la gara in una staffetta a distanza

Di seguito le nostre storie


SIMONE CARNIGLIA

"Nel 2023 ho ottenuto il Guinness dei Primati come il diabetico di Tipo 1 che ha corso nel minor tempo possibile le 6 maratone più importanti al mondo, ora corro a Milano per cercare una cura e punto a nuovi record!"


Sto raccogliendo fondi per sostenere la ricerca al fine di trovare una cura per il Diabete, per favore sostienimi!

Qui di seguito trovi la mia storia, prenditi un momento per leggerla, sono sicuro che la troverai di grande ispirazione!

Sono Simone Carniglia, maratoneta di 36 anni.


Mi è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 (T1D) nel 1999, avevo 12 anni.


Ho sempre praticato sport di squadra per divertimento e per tenere meglio sotto controllo il diabete, ma poi nel 2017 ho dovuto interrompere a causa di un infortunio.


Dopo mesi di inattività ho guadagnato molto peso, arrivando a superare i 125 kg, e il mio controllo del diabete non era buono come prima.


Nell'ottobre 2018 alcuni amici mi hanno invitato a partecipare a una gara di 10 km, ho accettato pensando che non l'avrei completata... ma ci sono riuscito anche senza alcun allenamento e mi sono innamorato della corsa.


Essendo sempre stato un fan di Stefano Baldini, maratoneta italiano medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene 2004, la mia sfida successiva è stata completare una maratona, quindi ho iniziato ad allenarmi per quel risultato.


Ad aprile 2019, dopo aver perso oltre 45 kg di peso, ho corso la mia prima maratona a Milano in 3:28:59.


A novembre 2019, poco più di un anno dopo aver iniziato a correre,


ho corso la Maratona di Firenze sotto le 3 ore.


La sfida successiva è stata completare le 6 maratone più importanti del mondo, le 6 Marathon Majors (Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York), ma poi la pandemia di Covid ha colpito e ritardato i miei piani.


Nonostante ciò ho continuato ad allenarmi senza sosta, anche durante le restrizioni dovute al Covid, e sono riuscito a correre 12 maratone tra di cui tutte le 6 Majors:


- Maratona di Londra 2021 in 2:41:09


- Maratona di Boston 2022 in 2:39:12 (3° italiano)


- Maratona di Chicago 2022 in 2:38:21 (3° italiano)


- Maratona di Tokyo 2023 in 2:41:09 (3° italiano)


- Maratona di Berlino 2023 in 2:40:24 (nonostante sia stato buttato a terra al 5km e abbia dovuto correre il resto della gara con le ferite sanguinanti)


- Maratona di New York 2023 in 2:54:44 (ho avuto forti problemi di stomaco ed intestinali e mi sono dovuto fermare più di 9 minuti in bagno).


Il tempo totale che ho impiegato per correre le 6 Majors è 16:14:59, che corrisponde a una media di 2:42:30 a maratona, il che mi ha garantito il Guinness dei Primati come il diabetico che ha completato nel minor tempo totale le 6 Maratone più importanti al mondo!


Il compito sarebbe stato già sufficientemente duro per un qualsiasi corridore amatore di discreto livello, ma per un diabetico è ancora più impegnativo.


Durante una maratona un diabetico ha diversi fattori aggiuntivi da tenere in considerazione: deve controllare continuamente i livelli di zucchero nel sangue per restare al sicuro, non svenire e poter sfruttare al massimo le energie in gara.


Un diabetico è più soggetto a disidratazione e crampi durante l'attività fisica, soprattutto se i livelli di glucosio non sono perfetti.


Questo perché con il Diabete di Tipo 1, il pancreas smette di produrre insulina, ormone essenziale per trasformare il cibo in energia.


La vita quotidiana di una persona con Diabete di Tipo 1 comporta una moltitudine di incombenze, tra cui più iniezioni giornaliere di insulina che devono essere attentamente bilanciate con l'alimentazione e l'attività fisica, monitoraggio del glucosio 24 ore su 24, notti insonni e il desiderio di un domani in cui questa lotta non esista più.


Vivere con il diabete significa che non ci sono giorni liberi e non esiste una cura. Ma c'è speranza! E la speranza si chiama ricerca!

E la ricerca non è mai stata così vicina, siamo all'ultimo Km!

Supporta la mia iniziativa con una donazione, anche piccola, tutti insieme così arriveremo prima al traguardo!


La tua generosità aiuterà la Federazione Italiana Diabete a finanziare ricerche che potranno consentire di cambiare la vita e rimuovere questo incredibile fardello quotidiano a tutte le persone affette come me da questa malattia.


Sostieni la nostra raccolta fondi facendo una donazione oggi!


Nuove sfide mi attendono per sensibilizzare e raccogliere fondi per questa patologia così sottostimata!


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LEONARDO VARRONI


il 18 agosto del 2021, entravo in pronto soccorso a Modena e mi veniva diagnosticato il diabete di tipo 1.

È il giorno che ha cambiato per sempre la mia vita. Quando ti diagnosticano una malattia cronica sai che le cose non saranno mai più come prima.

Ma chi ha detto che debbano essere peggiori?

Da quel 18 agosto di 2 anni e mezzo fa è passata un sacco di acqua sotto ai ponti.

Il percorso è stato difficile, ma tra gli alti e i bassi sono felice di aver realizzato molti dei miei progetti e raggiunto molti dei traguardi che mi ero prefissato prima della diagnosi. La mia vita non è più quella che era due anni fa, certo, ma il diabete mi ha dato un’energia che non sapevo di avere, e ha trasformato la mia vita in qualcosa di più bello e significativo.


Lo sorso anno ho deciso di fare un passo significativo per la ricerca scientifica. Una cosa che avevo in testa da un po’, ma che un po’ per mancanza di tempo e - soprattutto di coraggio (è sempre così poi, no?) avevo sempre rimandato: correre una maratona, e l'ho fatto correndo la Maratona di Atene il 12 Novembre 2023

Perché la Grecia? Perché Atene?

È il luogo in cui tutto è iniziato, dove il diabete ha cominciato a mostrare i suoi primi sintomi, nell’estate del 2021.

Perché una maratona?

Perché è la sfida più grande della mia vita: un esempio della determinazione e della resilienza che mi ha donato il diabete, e della grande forza che ha stimolato in me e che, prima di lui, non sapevo di avere.


Ora sono partito da solo per un viaggio epico di almeno 6 mesi tra il sud e il Centro America

Sono partito dalla Colombia e ora mi trovo in Brasile prima di proseguire per altri paesi.

Sarà l’avventura più grande della mia vita!

Viaggerò per dimostrare che con questa malattia non solo possiamo vivere una vita normale, ma possiamo fare molto di più.

Una vita fuori dagli standard, dagli schemi di una routine fissa. Una vita intensa e veramente piena: la vita in viaggio.

La vita che io ho sempre sognato e che stavo riuscendo a costruirmi prima della diagnosi.


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Puoi anche seguirci su Instagram @simone.carniglia e @leo_varroni per vedere le nostre avventure e seguire i nostri progressi!

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