Una sfida per i bimbi di Linfa

Si corre per tanti motivi, per mantenersi in forma, per stare in compagnia, per sfidare sé stessi…io alla Venice Marathon correrò contro quella parola spaventosissima chiamata Tumore. Si pensa sempre di vivere in una campana di vetro in cui non succede mai niente e tutti sono belli, felici e sani; un giorno quel vetro viene rotto e scopri una parola nuova: “Neurofibromatosi” e conosci anche tutte le conseguenze terribili che questa parola porta con sé. Ecco, quando il tumore entra nella tua vita, e una bambina non gioca più con i puzzle o con i Lego ma finge di essere in un ospedale e mima l’azione di farti un’iniezione perché quella è la sua quotidianità, il tuo viso rimane impassibile ma la tua testa e il tuo cuore crollano, ecco quello è il momento in cui ti rendi conto che è tutto vero, la campana di vetro non esiste più e l’unica cosa da fare è lottare. Questo è il motivo per cui corro, per quelle bambine e quei bambini e tutte quelle persone che non hanno la fortuna di sentire il vento fra la pelle, i raggi del sole che scaldano le gote, di provare la fatica dei primi kilometri e la soddisfazione dell’arrivo. Corro, corro e corro finché le gambe non cedono, finché quella parola bruttissima sarà sconfitta! Anche Tu, mi puoi dare una mano a sostenere Linfa e la loro battaglia continua contro la neurofibromatosi! **English version below:

You run for many reasons, to stay fit, to socialize, to challenge yourself…I will run at the Venice Marathon against that frightening word called Tumor. We’re always used to think that we live in a bubble in which nothing ever happens and everyone is pretty, happy and healthy; one day though the bubble ruptures and you find out a new word: “Neurofibromatosis” and you get to know all the dreadful consequences that this word brings with itself. There, the moment the tumor enters your life and a kid doesn’t play with puzzles or Lego anymore but pretend to be in a hospital and mimic the action of doing an injection because that’s what she’s used to daily, your face is impassive but your head and your heart collapse; there that’s the moment you understand everything is real, the bubble does not exist anymore and the only thing you can do is fight. This is the reason why I run, for those kids and those people who don’t have the chance to feel the wind on their skin, the sun rays that warm their cheeks, to experience the fatigue of the first kilometers and the satisfaction of the arrival. I run, run and run again, until my legs can’t take it anymore and until that bad word will be defeated! You too, you can help me out and support Linfa e their unstoppable battle against Neurofibromatosis!