Una goccia nell'oceano della solidarietà

La sfida con me stessa l'ho vinta, il mio traguardo simbolico sotto il cielo della città che più amo, Roma, l'ho raggiunto correndo la Maratona numero 22 del 10 aprile. Nemmeno un filo di acido lattico, energia alle stelle anche dopo. Ho corso soprattutto per solidarietà, per portare "acqua" nel mulino dell'associazone di volontariato RomAltruista, fatta da chi regala il suo tempo per aiutare gli altri. Ora tocca a voi, a chi crede che offrendo un bricolo di aiuto si possa cambiare il mondo, fare uno sforzo in più. C'è ancora tempo per donare un pugno di euro, fino al 10 maggio. Magari evitando di comprare un pacchetto di sigarette, o consumando un aperitivo in meno: ci guadagna anche la salute :-)

Corro da 16 anni dieci chilometri tutti i giorni, mi piace farlo di mattina perché è un modo per rimettermi in connessione con il mondo, con la natura. Io e la strada, sempre più spesso su sentieri in montagna. Ho cominciato a correre per vincere qualche timidezza e anche qualche china difficile della vita e superare i miei limiti e adesso non ne faccio più a meno. Ovunque vado porto con me un paio di scareptte da ginnastica, pure a Stoccolma dove sono stata per un weekend: nella borsa ho tolto di tutto per farci entrare la divisa da corsa. Scherzi a parte, correre è la mia libertà, la mia forza contro i momenti di difficoltà, la mia terapia del benessere, il mio aggancio alla realtà e alle cose belle, che si aggiunge all’amore per la montagna. Mi ha aiutato a vincere tante personali battaglie con una bella iniezione di adrenalina e di buonumore. Questa è la mia prima vera maratona. Correrò non per fare dei buoni tempi, ma per arrivare a un traguardo simbolico nella mia vita, quello della mitica Maratona di Roma, tra le vie della città che più amo. Soprattutto, correrò perché ogni passo vorrei rappresentasse un centesimo raccolto per chi ha bisogno di aiuto: per mangiare, per vestirsi, per cercare un posto in un mondo difficile, per tutte quelle persone che da sole non ce la fanno e per le quali s’impegna RomAltruista, una delle tante associazioni che regala tempo a chi non ne ha, portando cibo, vestiti, assistenza ai bambini in difficoltà, ai disabili, agli anziani, ai senza-tetto, agli stranieri. Una goccia nell’oceano che, però, potrebbe fare felice qualcuno. La vera sfida del 10 aprile è questa per me: attivare una rete di solidarietà. A tutti nella vita può capitare di avere bisogno di aiuto. Con il mio lavoro di giornalista incontro spesso situazioni difficili, molte le racconto, altre non basta affidarle ai media per farle uscire dal buio. La Rete del dono mi dà questa possibilità. Aiutatemi a raggiungere questo obiettivo, DONATE CON ME! Grazie di cuore…