

Fondazione Alexander Langer Stiftung - ETS
Mission
Lentius Profundius Suavius
La Fondazione Alexander Langer Stiftung è ufficialmente nata il 4 luglio 1999, dopo un lavoro preparatorio avviato sin dal 1996 dall’associazione Pro Europa, allo scopo di sostenere gruppi e persone che con la loro opera contribuiscono a mantenere viva l’eredità del pensiero di Langer e perseguono il suo impegno civile, culturale e politico (art. 2 dello Statuto della FALS).
Le principali attività della Fondazione:
Il Premio internazionale Alexander Langer
Dal 1997 ad oggi la Fondazione Alexander Langer Stiftung ha assegnato il Premio scegliendo le interpreti e gli interpreti più significativi tra quanti hanno saputo offrire una risposta di pace a situazioni di guerra o socialmente intollerabili. Sono così state estratte tracce concrete di ciò che si cercava sulle orme di Alexander Langer e dei suoi percorsi: generosità, coraggio, tenacia e resistenza ai poteri violenti, sempre dalla parte dell’umanità e dei suoi diritti.
In particolare vogliamo sostenere e valorizzare soggetti che lavorano per i diritti umani e le politiche di pace, la democrazia e la convivenza, contro le discriminazioni e l’esclusivismo etnico, la difesa dell’ecosistema e la ricerca di vie per una conversione ecologica. Alexander Langer ha sempre dedicato il proprio impegno a queste tematiche, sottolineandone le interconnessioni e proponendo un approccio concreto e incentrato sulla cura delle relazioni.
Euromediterranea
Il Premio è in genere consegnato ufficialmente nell’ambito di “Euromediterranea”, una sorta di ampio contenitore a tema – uno principale attorno all’assegnatario o all’assegnataria del premio, in cui questo è declinato in varie forme. In collaborazione con vari partner si cerca così di produrre un quadro policromo, in cui anche la convivialità ha la sua importanza.
Negli anni i vari premi ci hanno permesso di conoscere o approfondire significative realtà come il genocidio ruandese, Tienanmen, Haiti, la “storia dell’altro” tra Palestina e Israele, l’Iran, la tragedia di Stava, il Petrolchimico di Porto Marghera e la Somalia.
La modalità itinerante o a tappe si è rivelata particolarmente efficace in quanto ci ha permesso di coinvolgere attivamente numerose realtà in sintonia con le nostre modalità.
L’iniziativa è solitamente accompagnata da una pubblicazione di approfondimento.
Archivio
L’archivio è la parte più preziosa e nel contempo il nucleo fondante del nostro patrimonio. È formato dal materiale di lavoro di Alexander Langer ed è unico nel suo genere, per la riconosciuta cura che Langer ha sempre dedicato alla raccolta di materiale documentario, al rapporto con i suoi interlocutori, al racconto in diretta di ciò che in prima persona esplorava e viveva. Prima in Consiglio provinciale e poi al Parlamento europeo. Tracciando tra le altre cose un quadro istruttivo dei cambiamenti sociali dagli anni 60 in poi.
Nella primavera del 2021 questo archivio privato è stato posto sotto tutela dall’Ufficio beni architettonici e artistici della Provincia autonoma di Bolzano. Nel giugno dello stesso anno è stato stipulato un accordo di collaborazione tra l’Archivio provinciale, la Fondazione Museo storico del Trentino e la Fondazione Alexander Langer Stiftung, per far conoscere ulteriormente la figura di Langer partendo dalla valorizzazione del suo archivio.
In questo ambito hanno luogo le annuali Lectio Langer, un ciclo di lezioni magistrali con riflessioni che partono da uno dei DIECI PUNTI PER LA CONVIVENZA, precedentemente chiamati (Tentativo di) Decalogo. nel 2022 Fabio Levi, nel 2023 Francesco Palermo e nel 2024 Franco La Cecla.
Dopo un importante lavoro ai fini della messa a disposizione e digitalizzazione (non ancora concluso), l’archivio e la biblioteca sono aperti a tutti coloro che sono interessati, previo appuntamento, compresi, ovviamente, studenti/studentesse e studiosi/studiose. Nel frattempo sono anche numerosi gli studi (tesi, anche di dottorato, e altro) dedicati all’attività e all’impegno (non solo politico) di Alexander Langer.
Nel sito della Fondazione si possono leggere numerosi scritti che Alexander Langer ha seminato durante la sua vita intensa e ricca d'incontri. Ha scritto tantissimo, quasi sempre su richiesta, e per le occasioni più svariate. Possiamo anche dire che è anche vissuto scrivendo.
“Vorace lettore e prolifico scrittore. Anche questo era Alex”. (Mao Valpiana)
Attività formativa e nelle scuole
Alexander Langer è noto come “costruttore di ponti”. La Fondazione prosegue l’attività di sensibilizzazione e formazione specifica sulla gestione dei conflitti, l’educazione alla pace e per la cittadinanza attiva.
In passato la Fondazione è stata promotrice del corso, poi master “Mediatori/mediatrici dei conflitti: operatori e operatrici di Pace internazionali”, realizzatosi in collaborazione con la Formazione Professionale in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano e la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna nel decennio 2003-2012.
Adopt Srebrenica
L’obiettivo generale del progetto è quello di favorire nella comunità di Srebrenica, la cittadina bosniaca teatro di un genocidio perpetrato nel 1995, e in quelle ad essa collegate, la memoria e l’elaborazione del passato, nell’ottica di migliorare il presente e aprire nuove vie per il futuro. Alla base del progetto c’è la volontà di ascoltare la città e di contribuire alla sua rinascita intellettuale e sociale. “L’Europa muore o rinasce a Sarajevo”.
Riconoscimenti
La Fondazione è stata riconosciuta dal Ministero per i beni culturali il 18 novembre 1999. Con la riforma del terzo settore, la "Fondazione Alexander Langer Stiftung, ETS" è stata iscritta come “altro ente del terzo settore” nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in attuazione degli artt. 45 e segg. del Codice del Terzo Settore (Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117).
Dal 2005 la Fondazione è stata iscritta nell’albo nazionale delle associazioni presso le quali si può svolgere il Servizio civile nazionale e delle associazioni abilitate alla promozione della parità di trattamento tra le persone, registro UNAR, indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, culturale, religiosa e legittimate ad agire in giudizio in nome, per conto o a sostegno del soggetto passivo di discriminazioni. Dal 2021 è membro della Rete Nazionale per il contrato ai discorsi e ai fenomeni d'odio.
Alla Fondazione è stato attribuito il Premio della Città di Roma 2005 per la “pace e l’azione umanitaria”.
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