San Valentino un dono d’amore,

INSIEME CONTRO L 'EPILESSIA

Il 14 febbraio e' la festa degli innamorati. Ma anche quella delle persone con Epilessia.
Quest'anno per festeggiarle e festeggiarci abbiamo deciso di intraprendere una raccolta fondi, che miri a fornire al Centro Regionale per  l'Epilessia, (CRE) , dell'ASST  Santi Paolo e Carlo di Milano un elettroencefalografo (EEG) portatile, da utilizzare per i pazienti piu' fragili.

Il CRE effettua Attività ambulatoriale, multidisciplinare, per la diagnosi e la cura delle più complesse forme di epilessia, delle epilessie in malattie genetiche rare dei pazienti candidati alla chirurgia dell'epilessia. All'interno del CRE si effettuano trial farmacologici sperimentali per le epilessie farmacoresistenti.
Sono inoltre attivi ambulatori dedicati ai pazienti con Sclerosi Tuberosa e Sindrome di Rett.

Che cosa è un EEG portatile e a che cosa serve. E' uno strumento molto utile, che permette di effettuare esami EEG a pazienti disabili, anziani, che non possono muoversi da casa loro. Insomma e' un  modo concreto per aiutare davvero chi non riesce a venire in ospedale. E' qui, infatti, che in genere gli EEG vengono effettuati. Gli EEG sono gli strumenti principali e indispensabili per avere una diagnosi di epilessia.

Questi strumenti infatti permettono di studiare ll’attività elettrica cerebrale  durante la veglia, nel sonno e anche durante particolari condizioni di attivazione, come I'iperventilazione e la  stimolazione luminosa intermittente.
L'elettroencefalografia è l'unica tecnica che permette un monitoraggio nel tempo della funzione cerebrale e può evidenziare anomalie anche in assenza di lesioni strutturali documentabili. Questo esame consiste nella misurazione, attraverso un certo numero di elettrodi, dell'attività elettrica cerebrale, che a sua volta e' la somma dell'attivita' elettrica di ogni singolo neurone. Dato che il voltaggio di questa attività elettrica e' molto piccolo, il segnale deve essere amplificato un milione di volte per essere misurato e registrato, attraverso una apposita strumentazione, e visualizzato sotto forma di traccia. Il tracciato, formato da frequenza e ampiezza diverse, permette di mostrare in quali aree cerebrali l'attività elettrica e' presente o alterata.

L'elettroencefalografia fu sviluppata da Hans Berger tra il 1924 ed il 1938 e fu utilizzata per la prima volta alla fine degli anni '20 alla Friedrich Schiller Universität di Jena.

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